2 marzo 2018 –  Corriere del Trentino

«Partecipazione dei lavoratori? Opportuna in contesti idonei»

L’accordo sulla contrattazione collettiva fra Confindustria e sindacati confederali aveva sollevato anche il tema della partecipazione, finora indigesto a Confindustria Trento. Ieri il commento del vicepresidente Enrico Zobele: «Forme di coinvolgimento dal basso sono opportune nei contesti idonei». «Esprimiamo apprezzamento per i contenuti dell’accordo siglato da Confindustria e Cgil, Cisl e Uil, che ammoderna il sistema delle relazioni industriali e della contrattazione collettiva — afferma Zobele —. Nell’ottica di contribuire fattivamente alla crescita del Paese e al miglioramento della competitività, il documento favorisce le condizioni per un incremento della produttività, un rafforzamento dell’occupabilità dei lavoratori, la creazione di posti di lavoro qualificati». «L’accordo definisce un trattamento economico complessivo— continua —, costituito dal trattamento economico che il contratto nazionale di lavoro considera comune a tutti i lavoratori del settore. Il contratto individuerà, dunque, i minimi tabellari, e la variazione avverrà, secondo le regole dei singoli Ccnl, in base agli scostamenti registrati dall’Ipca, l’indice dei prezzi al consumo armonizzato per i Paesi Ue e depurato dei prezzi dei beni energetici importati. Si tratta, dunque di un modello “aperto” che lascia alle categorie la possibilità di decidere se distribuire gli aumenti ex post o ex ante». «Un passaggio dell’accordo riguarda il tema della partecipazione dei lavoratori, con particolare riferimento agli aspetti di natura organizzativa. Si configura dunque la possibilità di forme di coinvolgimento dal basso che troviamo opportune nei contesti idonei, ovvero nelle imprese collocate nelle filiere produttive più dinamiche e innovative con particolare riferimento ai processi 4.0» conclude Zobele.

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