11 giugno 2019 – Corriere del Trentino
Piano di sviluppo i confederali avvisano Fugatti «Gli accordi si fanno con noi»
«Gli accordi si firmano con i confederali, quindi l’invito è a mantenere buoni rapporti con noi». Walter Alotti, segretario della Uil, ha lanciato questo monito ieri al presidente della Provincia Maurizio Fugatti che nell’intervista pubblicata domenica sul Corriere del Trentino aveva voluto marcare una distinzione: con le categorie il rapporto è buono, mentre i segretari hanno un atteggiamento critico aveva detto. «In realtà le mie categorie mi hanno spiegato che non è proprio così e mi hanno illustrato i punti critici fatti presente alla giunta e al presidente nei vari comparti, dalla sanità alla scuola fino alla giustizia. Abbiamo invitato il presidente in futuro a mantenere buoni rapporti con i confederali — prosegue Alotti — perché gli accordi li firma con noi». L’incontro ieri sembrerebbe però essere stato pensato proprio per distendere i rapporti e ricucire i lembi di un discorso a volte sfilacciatosi. Il presidente, insieme agli assessori Mattia Gottardi, Stefania Segnana, Giulia Zanotelli e Achille Spinelli, ha voluto ascoltare i rilievi e le proposte avanzate da Cgil, Cisl e Uil, invitate a esprimere la loro opinione sul piano di sviluppo varato dalla giunta una ventina di giorni fa.
«Sicuramente di positivo c’è che la giunta ci è parsa aperta ad accogliere le nostre sollecitazioni ed evenutali integrazioni». E di spunti i sindacati ne hanno forniti molti: «Nel piano mancano molti temi: non è possibile — ragiona Alotti — che non ci sia un riferimento all’energia e all’ambiente». Su questo ultimo terreno i riflettori sono puntati sul nodo discariche: «C’è poca attenzione a cosa fanno Sava e Appa, così come poco si sa su quello che fa la nostra Guardia forestale: le recenti discariche abusive sono state scoperte dai carabinieri e dalla Finanza». Connesso a questo sul tappeto c’è poi il tema dei controlli sul lavoro: «Il piano di sviluppo parla di razionalizzazione dei controlli: noi abbiamo precisato che sui controlli non si possono pensare a tagli, ne va della sicurezza dei lavoratori e della tutela dell’ambiente».
Rinnovi contrattuali del comparto pubblico e Progettone sono altri due questioni aperte: «È stata ventilata l’ipotesi che vengono fatte assunzioni di semplici disoccupati da impiegare nel ripristino dei territori colpiti dall’urgano Vaia con il contratto del Progettone: è una cosa che non sta in piedi». Più ottimisti i sindacati sul fronte dell’integrazione tra pubblico e privato fortemente voluta da Spinelli, che prevederebbe cessioni di quote di società pubbliche come Patrimonio del Trentino e Informatica Trentina ai privati. «Se fatta bene può funzionare — dice Alotti. Poco si dice — conclude il segretario — sulla partita della casa: la giunta ha inoltre espresso la volontà di andare avanti con l’estensione dei 10 anni di residenza anche agli altri servizi sociali, nonostante la nostra contrarietà». La giunta e il presidente hanno ascoltato le istanze dei confederali: sul fronte della contrattazione il presidente Fugatti ha ricordato l’accordo sul settore giustizia rinnovando l’impegno su quello del trasporto pubblico e del comparto sanitario.
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