09 settembre 2018 – Trentino

Pietro Di Fiore (Uil): «Bene le 400 stabilizzazioni, ma io boccio il trilinguismo»

 

«Bene le 400 stabilizzazioni: la Provincia è stata magnanima, forse le imminenti elezioni ci hanno aiutati. Ma trenta o quaranta docenti si sono visti calcolare in maniera scorretta i punteggi e non hanno ottenuto la cattedra. Il trilinguismo così com’è va bocciato: troppe ore in lingua a discapito delle altre materie. Non abbiamo firmato il contratto per gli Ata, non prevedeva una revisione dei trattamenti economici». Pietro Di Fiore, segretario organizzativo Uil Scuola Trentino, evidenzia ciò che l’amministrazione Rossi ha lasciato incompiuto nella scuola:
«L’anno scolastico inizia in maniera regolare il 12 settembre, non era del tutto scontato perché le stabilizzazioni dei precari sono andate molto per le lunghe. Sono emersi trenta o quaranta docenti i cui punteggi sono stati calcolati in maniera scorretta. Significa che alcuni insegnanti che si sentivano tranquilli per aver firmato il contratto, dovranno stare ancora con il fiato sospeso. Speriamo si tratti di errori formali di facile risoluzione, ma ci saranno casi in cui i contratti andranno cambiati».
Sulle nuove stabilizzazioni previste in autunno in vista dell’anno scolastico 2019-2020, Di Fiore commenta: «Siamo soddisfatti. Le elezioni imminenti hanno reso magnanimo il decisore politico. Ma restano ancora da definire le stabilizzazioni dei docenti di religione, alcuni precari da molti anni». Severa è la critica alle modalità di attuazione del progetto trilinguismo: «Alle scuole primarie ci sono nove o dieci ore in settimana di lingue straniere, contro una sola di storia o geografia e tre di italiano. Non si può accettare che questo progetto vada a danneggiare le altre materie. Questo non è formare, è riempire le teste». Per la Uil anche nell’alternanza scuola-lavoro c’è molto da rivedere: «Si tratta di tirocini che hanno un senso nelle scuole professionalizzanti o negli istituti tecnici, di certo non al Liceo Classico o Scientifico, nei quali andrebbero attivate esperienze di orientamento in ambiente universitario». Per quanto riguarda la revisione del contratto del personale Ata, la Uil ha deciso di non firmare l’accordo a differenza delle altre sigle sindacali: «Non è stato previsto nessun aumento salariale».

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