15 marzo 2020 – Corriere del Trentino

Pintarelli (Apsp): nessun caso grave e ora basta polemiche

Il caso di via Pive
Il presidente: seguiamo le norme. Solidarietà da Cgil, Cisl e Uil

PERGINE. Diego Pintarelli, presidente della Fondazione Montel, attendeva ieri gli esiti dei tamponi di giovedì, ma fino in serata non erano ancora arrivati, così come quello di venerdì. «È tornato da noi il primo caso dice quello che dopo la verifica era stato trasferito a Trento. Non ci sono tuttavia casi virulenti, anche se non si esclude la possibilità di nuovi ospiti contagiati. Dobbiamo essere tuttavia fiduciosi, non spaventarci per qualche criticità e seguire con scrupolo le norme emanate». E a questo proposito, mostra soddisfazione per il comunicato emesso dai sindacati e in maniera congiunta nel quale si esprime solidarietà all’operato della casa di riposo, prendendo le distanze dalle dichiarazioni della Fenalt.
Si tratta di una nota sottoscritta da Luigi Diaspro per la Fp Cgil, Beppe Pallanch per la Cisl Fp e Marcella Tomasi per la Uil Fpl: «Nell’emergenza ci sono colleghi, infermieri, oss, personale d’assistenza tutto, che non si fermano, che sono in prima linea, che non possono permettersi di “stare a casa” perché ne va della vita di altre persone con grandi e gravi problemi di salute si legge tra l’altro sono l’ultimo “baluardo del mondo esterno” per centinaia di persone, l’unico contatto che sostituisce quello dei propri cari: parliamo ovviamente dei colleghi che lavorano nelle Apsp, a loro va tutta la nostra riconoscenza ed il nostro grazie! Siamo con voi, e ci piacerebbe esserlo fisicamente, ma in questo momento non ci è possibile; vorremmo poter sostenervi e aiutarvi, far apparire magicamente Dpi per tutti, sostituirvi nei casi d’emergenza, essere con voi per vivere insieme la fatica fisica e psicologica. Ma sappiamo che questo non è possibile, e molti di voi sono preoccupati per questo perché a rischio ci sono anche i vostri familiari, compagni, figli e genitori». E ancora, a proposito del caso di Pergine: «Pensare di fare causa al proprio Ente anziché lavorare insieme riteniamo sia profondamente sbagliato, volto solo a cavalcare l’onda della giusta preoccupazione anziché a tutelare tutti voi. Abbiamo apprezzato la stima e i ringraziamenti espressi a Pergine, e vediamo in tutti voi, professionisti del sociale, atteggiamenti ineccepibili e responsabili».
«Del resto dice ancora Pintarelli in presenza di questo virus e di una situazione grave come si sta verificando non solo a Pergine, polemizzare è controproducente, anche perché non si esclude che le cose possano peggiorare fra qualche giorno visto quello che si prospetta. E non si esclude nemmeno che qualche restrizione in più possa essere messa in campo. Siamo qui ancora una volta a dire che stiamo facendo il massimo secondo le regole in stretta collaborazione e continui contatti con l’Azienda provinciale servizi sanitari». La polemica è peraltro proseguita ieri, con il segretario della Fenalt Maurizio Valentinotti che in una nota, a proposito di Pergine ha ribadito che «nello specifico credo che gli errori fatti siano tanti, non voglio entrare nel dettaglio sulla stampa, ma saranno segnalati all’assessorato soprattutto perché da subito si preannuncino piani strutturati di prevenzione e/o emergenza a tutela degli ospiti e degli operatori e delle loro famiglie».
Da parte sua Pintarelli conclude affermando che si attendono gli esiti degli ultimi tamponi effettuati su ospiti e dipendenti per verificare possibili incrementi di soggetti affetti dal virus: «Per gli esiti, attendiamo i risultati da Trento che evidentemente si trova in qualche modo sommerso dalle richieste che arrivano da tutto il Trentino».

Scarica il pdf: apsp ART 150320