19 ottobre 2021 – l’Adige

«Pnrr, Trento resta immobile». Cgil, Cisl e Uil: «Bolzano discute con i sindacati, Fugatti attende Roma»

TRENTO -Sul Pnrr chiedono di discutere da mesi. E la risposta da piazza Dante è sempre la medesima: non c’è niente di sicuro, quindi non c’è nulla di cui parlare. Ora, davanti all’approccio opposto della Provincia di Bolzano, i sindacati trentini sbottano: «Il presidente Kompatscher incontra i sindacati altoatesini per discutere di Pnrr. Così mentre in Alto Adige si valorizzano le prerogative dell’Autonomia e si anticipa quanto avverrà a livello nazionale, in Trentino tutto resta incomprensibilmente immobile. Eppure le ricadute sul mondo del lavoro e in termini di investimenti pubblici saranno importanti». Non nascondono il loro disappunto Cgil Cisl Uil di fronte al muro di gomma sollevato da Piazza Dante sulla gestione delle ricadute locali del Pnrr. «Il punto è che non si tratta di una normale operazione di attribuzione di fondi nazionali ed europei ai territori – incalzano i tre segretari generali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. Siamo di fronte ad un’occasione storica ed irripetibile per spingere uno sviluppo sostenibile, sociale e ambientale della nostra terra. Un’opportunità che non appartiene a nessuno se non all’intera collettività e che non si esaurirà nell’arco di questa legislatura. Si sta discutendo di porre le basi di progetti per definire il Trentino in una prospettiva almeno decennale».
Anche il parlamento, osservano i sindacati, ha votato un modello condiviso per la governance del Pnrr stabilendo che si dovrà arrivare alla definizione di un protocollo sottoscritto con le parti sociali sul monitoraggio e l’attuazione dei programmi, anche a livello territoriale. «L’Alto Adige non aspetta Roma e ha avviato questo percorso. Il Trentino ancora una volta congela le prerogative dell’Autonomia e resta in attesa che Roma decida», proseguono. Cgil Cisl Uil mettono l’accento anche sul tema delle riforme. «Anche su questo non possiamo che constatare l’immobilismo dell’esecutivo Fugatti: nessun progetto di riforma sembra pronto a essere concretizzato e così si rischia di lasciare “senza carburante” la macchina della ripresa economica locale».

 

Scarica il pdf: ADIGE Pnrr ART 191021 (1)