l’Adige – 22 luglio 2022

Presidio “salva” sanità

Presidio mercoledì prossimo alle 10 e 30 davanti al Palazzo della Regione. Cgil, Cisl e Uil, Spi Cgil, Fnp Cisl e Uil Pensionati, Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl Enti Locali hanno infatti annunciato una manifestazione per porre l’attenzione sulla crisi e le difficoltà del sistema socio sanitario assistenziale trentino. «Le performance del Trentino sono crollate collocandoci fuori dalla fascia d’eccellenza», fanno presente i sindacati. «É urgente che la Provincia cambi l’agenda e la visione delle azioni per rafforzare e investire in questi settori fondamentale per la comunità», dicono ricordando che la sanità trentina mostra una carenza di molte professionalità in tantissimi reparti, in particolare nei pronto soccorso ma anche in radiologia e psichiatria, con zone scoperte negli ospedali periferici senza tecnici radiologi, punti nascite, salute mentale – reparti e territorio – , neuropsichiatrie e neurologie in sofferenza. «E le liste d’attesa lunghissime. Dall’inizio della legislatura evidenziamo i grandi problemi della sanità, nodi che vengono affrontati con misure tampone. É necessario riprogrammare il settore con la fattiva collaborazione delle parti sociali, delle lavoratrici e dei lavoratori, da sempre in prima linea e ancora di più in questa epoca caratterizzata dall’emergenza Covid». Secondo i sindacati la riforma della medicina e dell’assistenza varata e le risorse stanziate con il Pnrr richiedono un confronto con tutti gli attori del sistema, a partire dalle rappresentanze delle lavoratrici e dei lavoratori, dei cittadini utenti, delle pensionate e dei pensionati per rendere concreto e sostenibile un progetto di reale integrazione socio sanitaria che non è chiaro come la Giunta intenda declinare sul territorio.
«A partire dal rafforzamento e dall’implementazione della medicina digitale e della tele-assistenza per dare risposte alla creazione di una rete di assistenza sanitaria e di prevenzione più vicina al cittadino».
Altri nodi che secondo i sindacati sono poco chiari sono quelli delle case della salute e della sinergia con i medici di base. «In questo contesto è legittimo chiedersi quale sarà lo spazio, il ruolo e la funzione di “Spazio Argento” rispetto alla prevenzione e al grande tema delle fragilità e parziale non autosufficienza. Ancora il tema dell’integrazione tra sistema socio-sanitario e sistema socio-assistenziale, è questa la vera scommessa per avvicinare le cure ai cittadini, per realizzare una presa in carico reale dei bisogni sui territori riducendo la pressione sulle strutture sanitarie. A questo fine è necessario trasferire maggiori risorse per l’assistenza e la domiciliarità gestita dalle Comunità di Valle e dagli enti locali». Altro tema, infine, è il rapporto personale/pazienti nelle Rsa.

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