15 dicembre 2018 – Trentino, Corriere del Trentino
Primiero. I sindacati: «Commesso un atto disumano» Duro il commento di Cgil, Cisl e Uil: «Nello sfruttamento violate le regole di sicurezza»
I risvolti dell’indagine sulla morte di Vitali Mardari hanno indignato i sindacati, che da sempre combattono le conseguenze dello sfruttamento sul lavoro. «Morire sul lavoro è inaccettabile – scrivono i segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino Franco Ianeselli, Lorenzo Pomini Walter Alotti insieme a i segretari generali Flai Fai Uila del Trentino Maurizio Zabbeni, Fulvio Bastiani e Fulvio Giaimo – in questo caso, scopriamo che la vittima era un lavoratore in nero. Se confermato il quadro che l’indagine ha delineato, il suo padrone, provando ad occultare il corpo, ha compiuto un atto disumano». «È nelle situazioni di sfruttamento e irregolarità che più frequentemente non si rispettano le regole di sicurezza sul lavoro perché l’unico obiettivo è ridurre il costo della manodopera. Un caso come questo è la tragica dimostrazione di quanto ancora c’è da fare sul fronte della prevenzione e del controllo».
«Siamo vicini alla famiglia della vittima, a cui va tutta la nostra solidarietà. Un grazie infine ai Carabinieri del Primiero che hanno lavorato e stanno lavorando per accertare le gravissime responsabilità di quanto accaduto. Al sindacato il compito di attuare tutte le iniziative necessarie per affermare il valore della sicurezza e il rispetto dell’umanità».
Scarica il pdf: Primiero ART 151218
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