Il T – 30 aprile 2023
PRIMO MAGGIO. I GIOVANI SI AIUTANO CON UNA SOCIETÀ NUOVA
Il 1° maggio di Cgil Cisl Uil quest’anno è focalizzato sull’attualità, a 75 anni dalla sua promulgazione, della Costituzione Italiana. Nella nostra Carta Costituzionale, al primo articolo, il lavoro viene riconosciuto come valore fondante della Repubblica, un diritto personale e un dovere sociale da garantire e valorizzare. Peraltro oggi in un contesto completamente stravolto rispetto a 75 anni fa per tanti aspetti: sociali, demografici, internazionali, politici, economici, finanziari, scientifici, ambientali e sanitari.
E cogliamo quindi di buon grado la sollecitazione de “il Nuovo Trentino”, con la sua inchiesta su giovani e lavoro, di fare qualche osservazione e di proporre qualche appunto sul tema “lavoro” magari evidenziando brevemente alcune questioni generali e altre riferibili al nostro territorio in particolare.
Le sfide principali che dobbiamo oggi affrontare sono quelle della sempre più stabile (sembra un ossimoro, ma non lo è) precarietà dei posti di lavoro, soprattutto delle giovani lavoratrici e lavoratori, del livello basso delle retribuzioni, anche in un territorio sviluppato e ricco come il nostro e della contemporanea difficoltà di reperire manodopera, si badi bene non solo di bassa manovalanza, sul mercato del lavoro locale. Certo qualche sforzo si è fatto e qualche risultato raggiunto, col concorso delle forze sociali, all’Agenzia del Lavoro trentina, rimasta sempre all’avanguardia, pur scontando sensibilità diverse nelle diverse stagioni politiche, rispetto a politiche attive del lavoro volte ad alzare il tasso di occupazione femminile, a promuovere la formazione e la riqualificazione dei giovani e degli immigrati, a tamponare il sempre più difficile ricambio generazionale nelle aziende private, ma necessario, non più rinviabile oggi, anche nel comparto pubblico.
Ma tornando al contesto sociale nel quale lavoratrici e lavoratori operano, e sul quale diversi articoli della Costituzione Italiana rimangono purtroppo solo belle parole e non fatti, tanto resta da fare sia in tema di formazione e istruzione pubblica che di welfare sociale, oltre che relativamente alla sicurezza sul lavoro, all’equità fiscale, alla qualità del servizio sanitario pubblico ed all’offerta abitativa.
Bisognerà agire sulla leva fiscale e sull’innovazione tecnologica e sociale oltre che su una nuova organizzazione del lavoro e della società dove contino le competenze, le responsabilità ed il merito. Dove riparta l’ascensore sociale, quel meccanismo evolutivo, legato proprio al merito, che nega oggi alle nuove generazioni quel passo in avanti rispetto ai propri padri ed alle proprie madri. La vera sconfitta di cui è responsabile la nostra generazione di “boomers”, che regge e forma l’immobile establishment attuale. Vanno quindi incentivati ed aiutati i giovani a crescere più competenti e più istruiti, a farsi anche esperienze all’estero, ma va ricomposto un tessuto sociale ed economico più sano ed attrattivo che garantisca poi il loro ritorno o/e l’arrivo di altri e altre giovani convinti di stabilirsi nel nostro Paese ricominciamo a non parlare più di “nazione” – ed anche nel nostro Trentino, per rendere dinamica e reinterpretare in modo innovativo ed intelligente, pure la nostra peculiare “autonoma trentina” , sempre nell’ambito della grande comunità europea.
Questa giornata, il 1° maggio, festa dei lavoratori e delle lavoratrici, sia dunque celebrata sì per ricordare, ma anche perché si rinnovi l’impegno a rendere effettivi e concreti quei diritti di cittadinanza e quelle libertà scolpite nella Costituzione di 75 anni fa che non sempre, purtroppo, sono garantiti e fruibili da tutte le persone.
Walter Alotti
Segretario Generale Uil del Trentino
Scarica il pdf: TRENTINO Alotti ART 300423
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