Progettone. Cgil Cisl Uil. “I dati dimostrano che gli slogan non risolvono nulla”
Per i sindacati il vero tema è gestire il progressivo invecchiamento della forza lavoro insieme alle aziende e sostenere la crescita economica. “Entro i prossimi dieci anni, il 30% dei lavoratori avrà più di 55 anni”
Aumento del requisito di residenza, introduzione dell’Icef e maggiore selezione in ingresso. Sono alcune delle ipotesi al vaglio della Giunta provinciale per ridurre il costo del Progettone, l’intervento attivo ormai da oltre 30 anni per offrire occupazione ai lavoratori senior licenziati nelle crisi aziendali. Per i sindacati i dati riportati dalla stampa locale sugli ingressi negli ultimi due anni smentiscono l’utilità di queste misure. “La realtà – scrivono in una nota Andrea Grosselli (Cgil), Lorenzo Pomini (Cisl) e Gianni Tomasi (Uil) – è solo una: la Giunta lancia slogan perché non sa bene da che parte cominciare. Ma il fatto che gli ingressi nel Progettone siano in calo dimostra incontrovertibilmente che solo una dinamica economica più sostenuta permette di ridurre i costi legati al collocamento dei disoccupati più anziani. Bisogna quindi partire da qui, ossia dall’impulso ad una crescita economica davvero sostenibile”.
Cgil Cisl Uil del Trentino ricordano che il tema più impellente è quello dei lavoratori senior. “Entro il 2030 – avvertono i sindacalisti – il 30% della popolazione lavorativa in Trentino avrà più di 55 anni. L’obiettivo sarebbe quello di garantire condizioni di lavoro adeguate a questo esercito di lavoratori e magari aiutare le imprese a valorizzare le competenze dei senior così che non siano i primi ad essere espulsi di fronte ad una crisi. Servono investimenti nell’organizzazione del lavoro, nella formazione continua e in una flessibilità buona per chi lavora. Solo così si potrà gestire il mercato del lavoro locale e garantire una reale sostenibilità del Progettone”.
Per quanto riguarda il complesso dei lavori socialmente utili, i sindacati convengono sull’opportunità di un maggior coordinamento dei diversi strumenti attraverso Agenzia del Lavoro. “Se la Giunta Fugatti – incalzano Grosselli, Pomini e Tomasi – vuole tornare a parlare di come meglio organizzare la presa in carico e l’orientamento dei disoccupati over 50 noi siamo pronti a dare il nostro contributo perché siamo certi che affrontando nel merito questo tema sarà agevole trovare una soluzione efficace. Non siamo invece disponibili a tagli lineari delle risorse per il Progettone.”
L’auspicio di Cgil Cisl Uil è quello che la Giunta voglia davvero affrontare con un atteggiamento costruttivo un nuova fase di dialogo e confronto con le organizzazioni dei lavoratori, a partire dall’individuazione di nuove risorse per la gestione delle età nei contesti lavorativi, a partire dalla staffetta generazionale. “E’ tempo che Fugatti e la sua giunta smettano di lanciare slogan: la campagna elettorale è finita ormai un anno e mezzo fa. Ora bisogna risolvere i problemi dei trentini e disegnare un futuro più solido e dinamico per la nostra terra.”
No Comments