27 settembre 2019 – Trentino, Corriere del Trentino

«Progettone, inaccettabile il rinnovo a zero euro»

Erano in più di 150, nella mattinata di ieri, i lavoratori del “Progettone” presenti in piazza Dante per chiedere un rinnovo di contratto dignitoso. Uno sciopero ed un presidio, organizzati congiuntamente da Cgil, Cisl e Uil, per esortare alla coerenza una Giunta provinciale che tre anni fa, quando era all’opposizione, gridava allo scandalo per il precedente contratto, firmato in tempi di ristrettezze economiche, che richiedeva sacrifici ai circa 2000 lavoratori. La situazione adesso è più rosea, ma il contratto manca ormai da giugno, con i sindacati che hanno ritenuto inaccettabile la linea dell’amministrazione, con l’assessore provinciale Achille Spinelli che ha proposto un rinnovo senza alcun aumento. «Tre anni fa Fugatti parlava di una dignità tolta ai lavoratori –sottolinea il segretario generale della Flai Cgil Maurizio Zabbeni-adesso che è al governo propone invece un rinnovo a zero euro». La richiesta, infatti, è quella di adeguare il contratto recuperando l’inflazione del triennio 2016-2018 (3,8%) e quella programmata per il prossimo triennio (3,2%), ma non solo. Al di là delle questioni economiche ci sono infatti diverse richieste a livello normativo da parte dei lavoratori: tra queste il ristabilire il corretto impiego all’interno degli uffici e dei comparti in cui vengono collocati, così come migliorare le norme riguardanti il welfare ed i periodi di malattia.
Nel corso degli ultimi tre giorni, forse anche a causa di questo sciopero, sono arrivati segnali di apertura da parte della Provincia, ma la strada da percorrere per arrivare alla definizione di un nuovo contratto non è breve. «Il dialogo non è interrotto –spiega infatti il segretario generale della Fai Cisl Fulvio Bastiani-speriamo che anche in seguito a questa iniziativa si possa continuare questa trattativa, che è interesse di tutti. Anche perché buona parte dei lavoratori in piazza ha votato per questa Giunta, che si era spesa per sottolineare l’importanza dei lavoratori del Progettone».
Presente al presidio sindacale, il capogruppo in consiglio provinciale del PD Giorgio Tonini, ha ribadito come la Giunta debba tenere conto dell’attuale situazione economica: «Se qualche anno fa le condizioni economiche erano tali da condurre ad un contratto in parte difensivo, perché sceglieva di allargare la platea dei lavoratori coinvolti a scapito delle retribuzioni, oggi quelle condizioni straordinarie sono venute meno, ed è giusto chiedere alla Giunta di prenderne atto».

 

Scarica il pdf: Progettone ART 270919