29 settembre 2019 – Trentino
«Progettone, la Giunta non può cambiare da sola»
La replica. Cgil, Cisl e UIl rispondono a Spinelli sull’ipotesi
di nuove regole
TRENTO. «Sulla modifica delle regole di accesso e permanenza nel Progettone la Giunta non può decidere da sola ma deve aprire un confronto con le parti sociali. Non è solo una questione formale, legata al fatto che serve il via libera della Commissione provinciale per l’impiego. Si tratta infatti di conoscere concretamente la funzione del Progettone e adattare le regole a quanto succede concretamente nel mercato del lavoro, senza adottare miopi visioni ideologiche che finiscono solo per penalizzare i lavoratori più deboli aumentando l’impatto sociale delle crisi e i costi per le casse della Provincia».
A scriverlo, in una nota congiunta, i sindacati Cgil, Cisl e Uil dopo l’intervento dell’assessore Achille Spinelli, che ha messo sul piatto un cambio delle regole del Progettone, in particolare per quei soggetti che potrebbero trovare collocazione al di fuori dei lavori socialmente utili.
«Oggi nel Progettone entrano in media lavoratori seniortrai52ei57anni-replicano i sindacati ai quali mancano 8 anni alla pensione. Si tratta di lavoratori deboli, licenziati da imprese private spesso proprio perché non sono più giovani. Imprese che già oggi beneficiano di forti incentivi alla riassunzione ma che difficilmente puntano su un senior. Si può e si deve scommettere su nuovi strumenti di profilazione, formazione, riqualificazione per chi farà domanda di accedere nel Progettone senza per questo modificare la condizione di chi è già all’interno del sistema. Ma se davvero si vuole promuovere l’occupazione degli over 50 nel privato bisognerebbe prima convincere le imprese a creare ambienti adatti ad inserire anche chi non è più giovane e magari a far sì che non si licenzino i lavoratori solo per una questione di età, anche, come misura estrema, imponendo alle aziende di coprire i costi dei lavori socialmente utili».
«Se la Giunta intende aprire un dialogo costruttivo con le parti sociali su questi temi prosegue la nota sindacale Cgil, Cisl e Uil sono pronte a dare il proprio contributo. Ma va superata la logica degli slogan dimostrando concretezza e capacità di ascolto per affrontare una sfida epocale come quella dell’invecchiamento della popolazione lavorativa in Trentino».
Scarica il pdf: Progettone ART 290919
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