23 febbraio 2019 – Trentino
Protesta la sanità privata: «Contratto scaduto da 12 anni»
Tavolo di trattativa interrotto e proclamazione dello stato di agitazione per un contratto di lavoro scaduto da 12 anni. La sanità privata, che in Trentino dà lavoro a 1500 persone, è nella bufera.
«Anche a livello locale, come avvenuto nel resto d’Italia, Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno comunicato l’interruzione del tavolo di trattativa e la proclamazione dello stato di agitazione a seguito della indisponibilità da parte di Aiop e Aris a garantire le risorse economiche adeguate al rinnovo del contratto per i lavoratori della sanità privata, scaduto da 12 anni», scrivono i segretari Luigi Diaspro, Giuseppe Pallanch e Giuseppe Varagone.
«Alle strutture sanitarie private del Trentino è stata infatti inviata una comunicazione per sottolineare lo stato di forte mobilitazione del settore nel quale operano circa 1.500 lavoratrici e lavoratori «che da oltre 12 anni non vedono migliorate le proprie condizioni di lavoro, professionali e retributive», si legge nella nota sindacale.
«Si tratta di operatori che continuano ad assicurare con competenza e dedizione le prestazioni sanitarie previste dai Livelli essenziali di assistenza in strutture che garantiscono gli stessi servizi della sanità pubblica, con turni di lavoro estenuanti, a fronte di un carico di lavoro sempre più complesso e pesante, e senza nuove assunzioni in programma. Un contratto fermo vuol dire stipendi fermi, risorse bloccate e mancanza di tutele», dichiara Luigi Diaspro, segretario generale della Fp Cgil del Trentino.
Scarica il pdf: sanità ART 230219
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