28 agosto 2020 – Trentino

Pubblico impiego. I sindacati: «Da Bort analisi di piccolo cabotaggio»

TRENTO. Non sono piaciute ai segretari del pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil e Fenalt le dichiarazioni rilasciate ieri al Trentino dal presidente di Confcommercio Gianni Bort sui provinciali e lo smart working: «È sbagliato demonizzare il lavoro agile, anzi l’efficacia e produttività è aumentata: i dati sono stati certificati dalla stessa Provincia» -dicono Luigi Diaspro (Fp Cgil), Giuseppe Pallanch (Cisl Fp), Marcella Tomasi (Uil Fpl) e Maurizio Valentinotti (Fenalt). «Il presidente Gianni Bort sbaglia nel voler archiviare in fretta questo metodo di lavoro, un’analisi capziosa e semplicistica. La richiesta è quella di valorizzare il lavoro pubblico, rinnovare e finanziare i contratti collettivi provinciali. Per sostenere i consumi lo stesso presidente Bort dovrebbe ad esempio appoggiare la richiesta dei sindacati di rinnovare i contratti pubblici scaduti nel 2018 e di erogare immediatamente l’indennità di vacanza contrattuale scippata dalla giunta Fugatti, che ha dirottato altrove i 20 milioni già stanziati. Non c’è ancora alcun segnale tangibile in questo senso da parte della giunta, e ciò malgrado sia caduto l’alibi della mancanza di risorse grazie ai 270 milioni di euro aggiuntivi concessi dal Governo. Su questo versante contiamo di avere a fianco il presidente Bort». Un altro nodo è quello del buono pasto. «Questo strumento non è ancora stato adeguato e siamo fermi al 2009: un importo basso, che viene inoltre eroso dalle società di intermediazione. Quella di Bort è un’analisi di piccolo cabotaggio. Invece nel vicino Alto Adige c’è maggiore attenzione da parte della politica per investire sul pubblico e i recenti provvedimenti sono un segno tangibile».

 

Scarica il pdf: pubblico impiego ART 280820