4 agosto 2020 – Trentino, Corriere del Trentino
Quasi 4mila infortuni sul lavoro La Uil: «La Provincia si attivi»
I dati Inail: calo del 5% nonostante le chiusure per il Covid
TRENTO Sono state 3836 le denunce di infortunio e malattia professionale presentate in Trentino nei primi sei mesi del 2020. Un decremento del 5,03% rispetto al primo semestre 2019, dato assai inferiore rispetto al calo complessivo nazionale (244.896 denunce, -24%). Il quadro stilato dall’Inail nel consueto report allarma la Uil che chiede «risposte efficaci» alla Provincia.
«Tanto più grande la preoccupazione — osserva il segretario provinciale Walter Alotti — se consideriamo che, al 30 giugno 2020, una larga parte dei lavoratori e delle lavoratrici ha svolto la propria attività in modalità agile, lontano, quindi, dai luoghi di lavoro e che, tra marzo e maggio, molte delle attività produttive “non necessarie” sono rimaste chiuse».
A fronte del citato decremento delle denunce di infortunio (24% a livello nazionale), si è registrato purtroppo, un incremento dei decessi denunciati di quasi il 18,6% (482 a gennaio-giugno 2019 contro i 570 di gennaio-giugno 2020). Ed anche qui emergono dati significativi: oltre a diminuire, a causa della mobilità ridotta nel lockdown, il numero degli infortuni «in itinere», sono aumentate le denunce di infortunio «in occasione di lavoro» delle donne e, con l’incremento percentuale del 66,67% (incremento secondo solo a quello della Lombardia) gli infortuni con esito mortale in Trentino (da 3 a 5 da un anno all’altro).
«È evidente che anche il Covid-19 ha influito negativamente sul numero complessivo della statistica nazionale, infatti ben 252 denunce nel semestre, hanno riguardato decessi legati al virus (1 in Trentino) — prosegue Alotti —. Va quindi tenuta alta l’attenzione, soprattutto nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici più “fragili” in ragione all’età». L’incremento dei decessi ha riguardato soprattutto lavoratori e lavoratrici over 55.
«Alla luce di questo inaccettabile andamento, ci auguriamo che il tavolo aperto a livello nazionale con la Ministra del Lavoro acceleri il percorso intrapreso prima di questa terribile pandemia — conclude il vertice della Uil — e che, anche con la Provincia di Trento, si riapra un’interlocuzione con le parti sociali sul delicato tema. Si dia avvio inoltre ad un rafforzamento di organico e risorse delle strutture provinciali (Servizio Lavoro e Uopsal), per dare risposte efficaci in termini di prevenzione e tutela dei lavoratori e delle lavoratrici oltre che di opportuna repressione e sanzionamento dei comportamenti inadeguati di aziende e lavoratori».
Scarica il pdf: INAIL ART 040820 3
No Comments