01 marzo 2019 – Corriere del Trentino
Reddito, monito di Pd e sindacati Fraccaro netto: posizioni assurde
Il reddito di cittadinanza torna ad agitare il dibattito politico. In vista del confronto alla Camera sul decretone, a prendere posizione unitaria sono i sindacati. «Il Senato — sottolineano i segretari di Cgil, Cisl e Uil Franco Ianeselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti — ha bocciato le proposte che avrebbero dovuto consentire di armonizzare la misura nazionale con l’assegno unico trentino. Adesso la questione passa alla Camera e ci aspettiamo che la giunta faccia tutto il possibile per fare approvare le norme che servono a salvaguardare la nostra Autonomia e le sue prerogative in tema di welfare». E che permetteranno anche un risparmio di circa dieci milioni. «Risorse — precisano i sindacati — che dovranno essere destinate al welfare trentino, per migliorare i servizi alla famiglia, sostenere gli anziani e la non autosufficienza, investire sulle politiche del lavoro». Il monito, rivolto a Piazza Dante, è netto: «La giunta deve cambiare rotta, dimostrando di essere più determinata nel confronto con il governo nazionale e più aperta al dialogo con le parti sociali a livello locale».
E a chiedere all’esecutivo un cambio di rotta è anche Alessandro Olivi. «La revisione del welfare provinciale nella quale la giunta sembra
essersi gettata con maldestra foga — osserva il consigliere del Pd — ha subito negli ultimi giorni nuovi inciampi, che dovrebbero suggerire un cambio di rotta». Nel mirino la bocciatura degli emendamenti. Ma anche la sospensione, da parte del Consiglio delle autonomie, della richiesta di parere sulla cancellazione del sostegno al reddito previsto per le famiglie più numerose al termine del ciclo degli ammortizzatori sociali. «Alla giunta — prosegue Olivi — dico di fermarsi e di frenare l’ansia scellerata di aderire a soluzioni centralistiche».
Ma contro i sindacati se la prende il ministro per i rapporti con il parlamento Riccardo Fraccaro: «Fa davvero specie che le organizzazioni sindacali si oppongano all’introduzione in Trentino delle stesse tutele e opportunità previste per il resto d’Italia. Il Trentino potrà integrare la misura come vorrà, ma è assurdo pretendere che non vengano garantiti gli stessi diritti a tutti». Fraccaro prosegue: «Con il reddito di cittadinanza aiuteremo chi è più in difficoltà a trovare un’occupazione. Mi impegnerò personalmente affinché anche in Trentino ci siano il reddito e la pensione di cittadinanza per chi è più in difficoltà. Nessuno resta indietro».
Scarica il pdf: reddito ART 010319
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