12 agosto 2016 – Corriere del Trentino
Al momento, anche in Trentino, la maggior parte di chi ha già deciso cosa voterà al referendum istituzionale è pro, o contro Renzi. La maggior parte dei cittadini non sembra aver maturato un’idea molto chiara di cosa gli sarà chiesto e, di conseguenza, di cosa voterà .
Per gli elettori trentini c’è poi una variabile in più: quanto la riforma Renzi tutela l’autonomia? Su questo fronte, è in arrivo una novità . Il tavolo Bressa, formalmente congelato, ha invece approntato una terza bozza per disciplinare l’intesa, il principio da seguire per riscrivere lo Statuto di autonomia alla luce delle riforma costituzionale. Se sarà l’opzione adottata,
i tre quinti del Parlamento, o dei consigli regionali, avranno diritto di veto sulle rispettive proposte.
Uscendo dai confini dei partiti, a livello nazionale la Cisl ha optato per il sì, ma a livello locale il segretario Lorenzo Pomini ha fatto capolino alla conferenza stampa del comitato per il no. La Cgil non ha ancora preso una posizione ufficiale, ma
la segreteria nazionale è orientata per il no. A livello locale, Michele Guarda fa parte del comitato per il sì. Insieme agli altri confederali, la confederazione guidata da Franco Ianeselli organizzerà a fine settembre degli incontri informativi con i rispettivi direttivi invitando relatori favorevoli e contrari.
La Uil, a livello nazionale come locale, non ha preso posizione. Ci si attende lasci libertà di voto.
Scarica il pdf: Referendum costituzionale ART 12(8)16
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