Comunicato stampa UIL del Trentino 02/07/19

Requisiti accesso ITEA : troppa confusione e poca trasparenza

 

Tanta confusione e poca trasparenza nei provvedimenti a latere dell’assestamento di bilancio riguardo ai requisiti di accesso alle politiche abitative sociali. Non si capisce se le nuove regole riguardo alla residenza in Trentino fissino a 5 o 10 anni di residenza in Trentino il minimo necessario per accedere all’edilizia sociale ITEA e se questo requisito valga anche per il contribuito all’affitto, che a livello nazionale ha altra regolamentazione nell’ambito del reddito di cittadinanza.

Non si capisce poi se questo valga anche per i richiedenti “comunitari”, quindi anche gli italiani od i trentini di recente residenza in Provincia, e se verrà introdotta anche in Trentino la richiesta di certificazione di “nessuna idonea proprietà” del paese di provenienza per la composizione delle graduatorie di accesso all’alloggio sociale.

Il combinato disposto di queste misure, una volta chiarite in modo preciso le regole, comporterà comunque per la UIL una drastica riduzione delle domande ammesse in graduatoria, che dovesse prevedere anche i richiedenti “comunitari” si potrebbe quantificare in almeno un 25% del totale.

Diminuiranno le richieste, ma la domanda di alloggi e soprattutto l’offerta di alloggi pubblici rimarrà la stessa, anzi aumenteranno i conflitti e l’emergenza casa rischierà di surriscaldarsi ulteriormente, con conseguenti problemi di equilibrio del mercato dell’affitto e, ahinoi, di ordine pubblico.

Alla luce, anzi, viste le ombre che si allungano sull’edilizia sociale, il sindacato, unitariamente, chiede su questo tema un incontro con l’Assessora Segnana o direttamente col Presidente Fugatti.

 

Walter Alotti

Segretario Generale

Uil del Trentino

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