10 febbraio 2021 – l’Adige
Ricoveri in aumento, 3 morti. Da quattro giorni consecutivi salgono i ricoveri Ancora pochi molecolari, intervengono i sindacati
Senza ovviamente mettere in secondo piano altri 3 decessi registrati ieri, per un totale da marzo che sale a 1.238 vittime del Covid in Trentino, a preoccupare sono i numeri sulle ospedalizzazioni. Per ora, sia chiaro, si tratta solo di un piccolo campanello d’allarme, che speriamo possa essere “zittito” già nei prossimi bollettini, ma da 4 giorni consecutivi si registra un aumento dei pazienti Covid nei vari ospedali del territorio. Numeri piccoli, non preoccupanti, ma comunque un “cambio di rotta” nella curva. Dall’11 gennaio scorso i dati dei ricoveri erano in costante diminuzione (al netto di un aumento per due giorni tra il 23 e il 25), mentre da quattro giorni sono tornati a salire, con i nuovi ricoveri (da qualche giorno in doppia cifra, ieri +18) sempre maggiori rispetto alle dimissioni. Vedremo, attendendo almeno altri tre giorni, se sarà un trend o se torneremo a calare. In totale le persone ricoverate sono 173, di cui 29 in Terapia intensiva (domenica erano 26, dato più basso dal 9 novembre scorso).
Tornando ai decessi, ieri si sono spenti due uomini e una donna di età compresa fra i 64 ed i 94 anni.
Capitolo contagi. E in questo caso fare delle considerazioni sull’andamento non è facile. Anche ieri il numero dei tamponi è stato molto basso, con appena 964 molecolari letti. Se, ormai si è capito, il lunedì un dato basso è di prassi (nelle ultime 5 settimane una media di 400 test letti la domenica, e comunicati appunto il lunedì), il “calo del martedì” è una sorpresa: solo una volta ad ottobre eravamo scesi sotto i mille, mentre da allora il dato più basso è stato 1.336, registrato proprio martedì scorso. Di questi 965 molecolari 19 “nuovi” e 41 “di conferma” hanno dato esito positivo (tasso al 6,2%), mentre su 1.402 antigenici 145 hanno confermato un contagio Covid (tasso al 10,3%).
Su questo tema sono intervenuti anche i sindacati: «Non ci possiamo permettere nessuna sottovalutazione del rischio che il contagio riprenda, né si possono allentare le misure di contenimento -dicono Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. La situazione è tutt’altro che sotto controllo come dimostra quanto sta accadendo in Alto Adige e Tirolo, ma anche la diffusione di varianti più contagiose del Covid 19 in alcune aree del Paese che potrebbero arrivare anche in Trentino. È apprezzabile dunque la prudenza espressa dal presidente Fugatti in vista di una possibile apertura degli impianti dal 17 febbraio». Da qui la richiesta di monitorare con la massima attenzione e trasparenza l’andamento dell’epidemia e calibrare ogni eventuale apertura sulla situazione epidemiologica reale e sulla base dell’impatto che questa potrebbe avere sulla diffusione del contagio.
Un tema che si lega a filo doppio con il tema dei tamponi, in provincia stabilmente in discesa ormai da inizio anno. «Non capiamo quale sia la ragione di questa riduzione nel numero di tamponi molecolari. È vero che si fa una minore attività di testing sul personale sanitario e proprio per questo sarebbe utile usare la capacità di fare tamponi molecolari che il Trentino ha sviluppato in questi mesi per aumentare il tracciamento e contenere il contagio».
Scarica il pdf: ADIGE contagi ART 100221
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