27 aprile 2022 – l’Adige

«Riforma da rivedere a fondo». Progettone, no dei sindacati alla proposta della Provincia

Pronti a mobilitare i lavoratori per spingere la Provincia ad una profonda revisione della riforma del Progettone.
Cgi, Cisl e Uil sono sul piede di guerra. Dopo aver espresso le loro criticità sul disegno di legge della giunta Fugatti in Commissione per l’impiego, ieri i sindacati sono tornati sul tema per ribadire la necessità di mettere mano all’idea che sta alla base del nuovo modello di Progettone ideato dalla Provincia.
In pratica le tre sigle condividono soltanto un paio di punti della proposta di Piazza Dante, ovvero che dopo oltre 30 anni dalla sua istituzione il «Progettone va cambiato e adattato ai tempi» e che è opportuno introdurre politiche del lavoro più incisive.
Sul merito e sul metodo, però, la distanza con la Provincia resta ampia. Sul piano metodologico si contesta la scelta della giunta di non prevedere la concertazione. «Ora -spiegano Maurizio Zabbeni, Lorenzo Pomini e Walter Largher che per Cgil, Cisl e Uil hanno seguito l’iter del disegno di legge -il testo va reso migliore in aula, anche con il supporto di lavoratori e lavoratrici. Faremo di tutto, anche mobilitare chi oggi nel Progettone è impegnato, affinché vengano accolte le nostre
proposte».
Obiettivi confliggenti. Sul piano dei contenuti Pomini osserva come se da una parte è positivo che la Provincia pensi a politiche di profilazione, riqualificazione e formazione del personale che ha perso il lavoro per tentare di reimmetterlo nel circuito, dall’altra appare utopica l’idea che imprese private siano disponibili ad assumere lavoratori anziani, precedentemente espulsi dal mercato occupazionale. «Visto che i datori di lavoro, come leggiamo sui giornali, lamentano difficoltà nel reperire personale -spiega -se volessero, potrebbero trovarlo anche nei lavoratori anziani attraverso i centri per l’impiego. Ma la verità è che questo meccanismo non funziona e la Provincia dovrebbe occuparsi seriamente di riqualificare tutto il sistema del lavoro trentino».
Sostegno ai fragili. Zabbeni, dal canto suo, sottolinea come, pur nell’opportunità che il Progettone dopo tanti anni si evolva, è necessario che la finalità sociale e il sostegno ai soggetti deboli che non potranno reinserirsi nel mondo del lavoro, rimanga garantita. «Questo – spiega – va scritto in modo chiaro e trasparente in legge, senza sfumature o ambiguità».
Target. Un altro aspetto che va rimodulato, secondo i sindacati, è quello dell’individuazione proprio di questi soggetti fragili: si chiede la concertazione vincolante con le parti sociali. Investimenti certi. «Non siamo aprioristicamente contrari alla riforma ma chiediamo un confronto serio con la Provincia» ribadisce Largher, che introduce poi il tema delle risorse. «Il nostro timore è che con questa revisione del Progettone la giunta voglia dare un messaggio politico, ovvero quello di imporre su tutti le proprie volontà e individuare puramente un risparmio di spesa».
Tema su cui i sindacati vogliono vederci chiaro, pretendendo che nella nuova legge ci sia uno stanziamento certo in favore del Progettone e, in generale, delle politiche per i lavoratori più anziani.
L’identikit. Attualmente nel Progettone, nato con la legge 32 del 1990 per rispondere alle crisi industriali degli anni Ottanta e per accompagnare verso la pensione i lavoratori rimasti a piedi, lavorano all’incirca 1.900 persone. Ma se inizialmente il turnover era elevato perché l’età del ritiro era piuttosto bassa (attorno ai 52-55 anni), ora l’asticella si è alzata di almeno una
decina d’anni e per molti lavoratori -specie per quelli provenienti da professioni usuranti come edilizia e porfido -resta l’unica strada per arrivare alla pensione.
«Pensare di lasciare al Progettone vero e proprio la parte residuale di questi lavoratori e far convergere la maggior parte di loro verso percorsi di riqualificazione non è realizzabile» chiudono i sindacati, pronti a far partire un ciclo di assemblee con le maestranze per condividere le strade da intraprendere.

 

 

Scarica il pdf: ADIGE Progettone ART 270422