I risparmi sull’assegno unico vanno investiti in welfare locale.

Cgil Cisl Uil incontrano l’assessora Segnana. “Si stimano 10 milioni di risparmi che dovranno sostenere non solo la natalità ma anche le politiche del lavoro e le misure per anziani”.

 

Potrebbero essere circa 10 i milioni di euro che la Provincia risparmierà sulla quota A dell’assegno unico con l’introduzione del reddito di cittadinanza. Per Cgil Cisl Uil queste risorse dovranno restare al welfare, ed in particolare dovranno essere dedicate all’infanzia nella fascia 0-6 anni, ai servizi rivolti alla popolazione anziana nell’ottica del potenziamento della domiciliarità, e al potenziamento del rapporto tra lavoro e sociale per migliorare l’inserimento lavorativo delle persone più deboli. Lo hanno chiesto ieri i segretari generali delle tre sigle sindacali, Franco Ianeselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti, all’assessore Stefania Segnana, durante un incontro con la titolare delle deleghe su sanità e politiche sociali.

I sindacati hanno sottolineato anche l’urgenza di inserire nella legge nazionale una norma di di coordinamento tra gli interventi statali e quelli provinciali. L’assessora ha assicurato, dal canto suo, che sul reddito di cittadinanza e sulle risorse per potenziare i centri per l’impiego si sta lavorando con le altre regioni per veder riconosciute le competenze di regioni e province autonome.

Il confronto di ieri è stata anche l’occasione per ribadire, da parte sindacale, la totale contrarietà alla riduzione dei progetti per l’accoglienza dei richiedenti asilo e all’ipotesi di smantellare Cinformi, nonché all’introduzione del vincolo di 10 anni di residenza in Italia per accedere alla quota A dell’Assegno Unico.

Si è affrontata infine la questione degli affidamenti dei servizi socio-assistenziali: i sindacati hanno chiesto che vengano garantite le risorse necessarie per garantire la transizione tra gli strumenti di affidamento attuali e quelli che verranno adottati nei prossimi mesi, nonché un coinvolgimento pieno di tutti gli attori delle politiche sociali nella definizione puntuale del nuovo catalogo dei servizi.

E sul welfare anziani Cgil Cisl Uil hanno invitato la giunta a non rallentare il processo di attuazione della legge provinciale approvata nel 2017, ma che vengano, invece, adottati tutti i provvedimenti necessari per far partire gli Spazi Argento coordinando meglio gli interventi oggi in capo a Comunità di Valle, Apsp e Azienda sanitaria.

 

Trento, 15 febbraio 2019

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