Corriere del Trentino, Il T – 29 maggio 2024

SAIT. Sindacati: «Utili buoni, ma niente integrativo»

«Chissà cosa penseranno i 1.900 dipendenti delle Famiglie cooperative leggendo di un utile in crescita del 13.6% sapendo che nel giro di due settimane, con la busta paga di maggio, nelle loro tasche arriveranno invece 170 euro in meno». È dura la reazione dei sindacati Cgil, Cisl e Uil alla presentazione del bilancio Sait.
Lo scorso 1° maggio, infatti, la Federazione della cooperazione trentina ha disdetto il contratto integrativo. I dipendenti delle Famiglie cooperative non sono alle dipendenze di Sait. Ma seppur non siano al tavolo di trattativa, i vertici del consorzio di via Innsbruck hanno condiviso l’approccio di Federcoop. «Si sta costruendo un’architettura di contratto simile a quella di Sait — ha spiegato il dg Luca Picciarelli — Si abbandonano logiche di premialità sulla presenza sul posto di lavoro a favore di altre che invece sono legate ai risultati. Non lo trovo sconveniente, anzi noi dal 2019 abbiamo pagato i livelli di premi più alti nella storia di Sait». Ragionamento simile quello del presidente Renato Dalpalù: «Io sono convinto che il nostro lavoro deve trasformarsi in un contesto di squadra anziché di gruppo: il gruppo è un’entità di attori che agiscono con la propria autonomia, mentre il concetto di squadra richiede lo sviluppo di una visione comune, che non può essere quella di ieri». I segretari Paola Bassetti (Filcams), Fabio Bertolissi (Fisascat) e Stefano Picchetti (UILTuCS) controbattono: «I dati sono la conferma di quanto sosteniamo da tempo e cioè che nel sistema delle Famiglie cooperative ci sarebbero i margini per arrivare a una soluzione di sistema, a tutela dei redditi dei lavoratori». Il 4 giugno ci sarà l’incontro tra Federcoop e sindacati.

 

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