16 marzo 2019 – Corriere del Trentino
Sandoz, uno scivolo per 12 addetti.
Più delicata la situazione di Pulicenter
Il momento di difficoltà alla Sandoz di Rovereto non porterà, com’era prevedibile, ad alcun trasferimento aziendale. La riorganizzazione comporterà il probabile esubero di 12 persone su un totale di 148, con modalità volontaria, con lo scopo di arrivare a far loro maturare i requisiti pensionistici. In sostanza dunque uno «scivolo» per una dozzina di lavoratori. Più delicata invece a situazione della ditta esterna Pulicenter, che lavora esclusivamente per la Sandoz. Si tratta di una cinquantina di persone e al momento non è ancora chiaro quale potrà essere l’impatto sulla loro attività.
Come previsto ieri l’amministrazione aziendale ha incontrato i sindacati per fare chiarezza, dopo l’annuncio fatto ai dipendenti a inizio settimana. Alla fine ha diramato una nota: «In aprile 2014 Novartis ha annunciato la cessione della divisione Animal Health all’azienda Elanco. Questo disinvestimento rientra in una serie di operazioni che Novartis dal 2014 ha iniziato ad implementare per concentrarsi su altre attività che considera strategiche per il suo business. Elanco ha recentemente comunicato la propria intenzione di non rinnovare il contratto per la fornitura di Tiamulina, antibiotico ad uso veterinario, in scadenza a fine dicembre 2019. Il sito di Rovereto ha in corso, nel contempo, una trasformazione del proprio portfolio, compreso il trasferimento di prodotti già consolidati da altri siti produttivi, che avverrà tra il 2019 e il 2020».
Cosa significherà in termini occupazionali? «Sandoz Industrial Products si impegna nel ridurre al minimo il numero di collaboratori coinvolti e collaborerà in questo senso con i sindacati».
La traduzione la forniscono i sindacati dopo il vertice. «Sandoz ha attivato il processo per arrivare alla lavorazione di altri prodotti — spiega Ivana Dal Forno, segretario della Femca Cisl —. Dalla fine della commessa per la Tiamulina fino alle nuove attività ci sarà un intervallo, per cui la richiesta è di gestire una dozzina di persone, o meglio un range da 10 a 15, che verranno trattate in modo soft. Per loro è previsto uno scivolo verso la pensione. Certo, questo tipo di processo porterà alla fine a tarare verso il basso il livello di personale Sandoz, che attualmente è costituto da 148 unità».
Non ci saranno addetti Sandoz lasciati in mezzo a una strada, dunque, mentre è più delicata la situazione in Pulicenter, che lavora esclusivamente per Sandoz, in larga parte con attività logistiche legate alla lavorazione chimica, e solo in minima parte nelle pulizie.
Osvaldo Angiolini, della Uiltec, ha particolarmente a cuore i lavoratori indiretti: «Chiederemo un incontro per capire quale sarà la quantità di lavoro che effettivamente verrà a mancare, solo dopo questo chiarimento si potran-
no chiarire i riflessi sul lavoro di Pulicenter, in cui la maggior parte degli addetti ha il contratto chimico-artigiani».
Lo stabilimento Sandoz, comunque, continuerà ad operare a Rovereto, cambiando la sua produzione come ha fatto molte volte nella sua storia. Previsti fino al 2020 investimenti nell’ordine di 7 milioni di euro.
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