Trentino, Corriere del Trentino, Il T – 06 dicembre 2022
Sanità: c’è l’accordo Sedici milioni per i medici trentini
Tutto confermato: ai medici trentini andranno sedici milioni, quattro in più rispetto a quanto annunciato precedentemente. L’accordo era arrivato, in via informale, la settimana scorsa, dopo l’assemblea «infuocata» che aveva radunato la stragrande maggioranza delle sigle dei medici ospedalieri (Aaroi Emac, Anaao Assomed, Cimo- Fesmed, Anpo, Ascoti, Cimo, Cimop, Fesmed, Fials Medici, Cgil, Fassid, Fvm e Uil dirigenza medica). Un incontro, organizzato all’ultimo nel corso del quale la Provincia aveva messo sul piatto sedici milioni di euro per integrare i contratti scaduti. Più di quanto previsto: ai sette milioni già annunciati, infatti, ne vengono aggiunti altri nove, invece dei cinque (per un totale di dodici) annunciati fino a pochi giorni fa. Ieri la firma: è stato così chiuso l’accordo per la parte economico del contratto 2019/2021 del comparto sanità — area delle categorie dell’azienda provincia per i servizi sanitari. Andrà a coprire, per l’appunto, un triennio già concluso (al 31 dicembre 2021), un nodo che si trascinava da molto tempo. «C’è soddisfazione — evidenzia l’assessore alla salute Stefania Segnana – questo passaggio contribuisce a riconoscere la professionalità e il ruolo all’interno della comunità trentina del personale che lavora nella sanità. La sottoscrizione dell’accordo è la conclusione di un percorso che va a dare il giusto riconoscimento a queste donne e a questi uomini ai quali va anche la nostra gratitudine. Le cifre disponibili, tanto per gli arretrati stipendiali che per le indennità, sono importanti e confermano l’attenzione che riserviamo al settore». Nel dettaglio, l’accordo prevede quasi undici milioni una tantum per il finanziamento degli arretrati stipendiali relativi agli anni 2020 e 2021 (per la precisione 10 milioni e 882 mila euro) e oltre cinque milioni e mezzo (5.613.010 euro) per il finanziamento di tutte le indennità per ogni anno. Con la firma dell’accordo — fa sapere la Provincia — si procederà all’erogazione degli arretrati stipendiali per gli anni 2020 e 2021, all’introduzione, con decorrenza dal primo gennaio 2021, delle indennità di specificità infermieristica e dell’indennità di tutela del malato e per la promozione della salute (nelle misure previste dalla contrattazione nazionale) nonché dell’indennità di pronto soccorso (misura fissa di 35 euro e quota variabile di 5,28 euro per ogni giornata prestata fino ad un massimo complessivo di 130 euro lordi al mese).
L’accordo raggiunto negli ultimi giorni, inoltre, ha consentito di incrementate anche le risorse del fondo di produttività per il miglioramento dei servizi sanitari della somma di 850 mila euro all’anno e del Fondo accessorio di 500 mila euro all’anno, a decorrere dal 2022. Tutte queste risorse saranno recuperate con un emendamento dalla finanziaria. Restano aperte le altre partite, a partire dalla disponibilità di medici e dalla mobilità interna, che continuano a dividere Provincia e i professionisti della sanità.
Scarica il pdf: TRENTINO, CORRIERE, IL T sanita ART 061222
No Comments