Sanità integrativa, nessun baratto con il rinnovo del contratto dei pubblici.

Cgil Cisl Uil: gli accordi scaduti vanno rinnovati “senza sé e senza ma”. Tutto il resto sono inutili polemiche

 

Dichiarazioni dei segretari generali Franco Ianeselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti

La disponibilità della Provincia a co-finanziare l’adesione volontaria dei familiari dei dipendenti pubblici al fondo di sanità integrativa provinciale Sanifonds per quanto ci riguarda non è, né sarà mai, merce di scambio contrattuale. Per questa ragione davanti alla posizione di chiusura assunta ieri dai vertici provinciali sui rinnovi contrattuali del comparto pubblico abbiamo ribadito la totale contrarietà a questa scelta che per noi è inaccettabile e siamo pronti a mobilitare i lavoratori e le lavoratrici come opportunamente dichiarato dalle categorie.

Per quanto riguarda le forme di sostegno al progetto di sanità integrativa provinciale,  in un recente incontro in provincia Cgil Cisl Uil hanno sottolineato che è interesse del sindacato confederale consolidare lo sviluppo di Sanifonds – che già oggi ha superato i 60.000 iscritti e che deve interessare non solo i lavoratori del pubblico, ma anche i dipendenti dei comparti privati e ai free lance.

Il punto dunque è costruire un sistema integrativo di welfare territoriale per tutta la nostra comunità. Su questo punto, come è nella storia del sindacato trentino, siamo pronti a dare il nostro contributo. Il resto, per quanto ci riguarda, sono polemiche sul nulla costruite con il solo obiettivo di guadagnare un po’ di visibilità.