Corriere del Trentino, IL T – Giovedì 31 Ottobre 2024
Sanità: UIL Fpl chiede l’adozione di protocolli – «È ora di dire basta: la sicurezza dei lavoratori sia al primo posto»
Ospedale | Uil Fpl chiede l’adozione di protocolli: «È ora di dire basta: la sicurezza dei lavoratori sia al primo posto per prevenire altri incidenti»
Sabato scorso, 26 ottobre, tre operatori sanitari sono stati aggrediti e minacciati con un coltello da un paziente ricoverato all’unità operativa SPDC (Servizio psichiatrico di diagnosi e cura) di Borgo Valsugana. Ieri all’ospedale Santa Chiara di Trento un addetto alla portineria è stato preso a morsi da una paziente. È accaduto ancora, a distanza di pochi giorni. Un altro episodio di violenza ai danni del personale dell’azienda sanitaria.
«L’ennesimo», denunciano i sindacati. «È ora di dire basta!» sbotta Giuseppe Varagone, segretario generale della Uil Fpl Sanità del Trentino che, «con grande rammarico» ha denunciato l’aggressione ai danni di un dipendente dell’Azienda sanitaria per i servizi sanitari, avvenuta ieri all’ospedale Santa Chiara di Trento. «In circostanze purtroppo ormai frequenti – spiega il sindacalista – un lavoratore in forza alla portineria è stato aggredito da una paziente provocandogli lesioni a seguito di un morso» fa sapere il referente sindacale. Il ferito è stato subito portato al pronto soccorso per le dovute cure necessarie.
«A seguito di questo episodio, è fondamentale ribadire l’urgenza di misure adeguate a garantire la sicurezza del personale e dei pazienti, con l’adozione di protocolli di prevenzione della violenza – dichiara Varagone. A tal fine, la Uil Fpl del Trentino chiede di effettuare un’analisi delle condizioni che possano favorire simili episodi e identificare punti critici nella gestione della sicurezza, incrementare la formazione specifica per il personale in contatto con pazienti a rischio sia in termini di gestione delle emergenze, sia di tecniche di de-escalation».
Inoltre, la Uil Fpl del Trentino chiede «un incremento di personale qualificato in situazioni delicate o con pazienti a rischio», ribadendo che «la sicurezza dei lavoratori dev’essere necessariamente al primo posto», perché «solo così si potrà prevenire altri incidenti».
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