28 maggio 2019 – Trentino
Sanità, nuove risorse per sbloccare il contratto
La trattativa. Riparte la trattativa con i sindacati con 10,9 milioni di euro sul piatto Apertura di Cgil e Fenalt, più prudenti Nursing Up e Uil: «Risorse ancora insufficienti»
La notizia positiva è che tutte le sigle sindacali sono rimaste sedute al tavolo: non è poco, considerato che la trattativa per il rinnovo del contratto dei lavoratori della sanità trentina è uno dei più complicati, con profonde divisioni tra i sindacati e continui rinvii, tanto che il contratto di cui si parla è quello del trienno 2016-2018.
Oltre 10 milioni sul piatto
Nel tentativo di chiudere in tempi brevi la trattativa (che riguarda circa 7 mila lavoratori della sanità trentina) il governatore Fugatti ieri ha dato mandato all’Apran di mettere sul piatto subito i 5 milioni di euro accumulati negli anni (e comunque destinati ai lavoratori) come “premio” per chiudere la vicenda in tempi brevi,
con l’aggiunta ha detto il presidente dell’Apran, Giorgio Bolego di ulteriori risorse (oltre a 5,9 milioni che erano già stati concordati) che però non sono non ancora state quantificate. Una proposta che ha trovato la disponibilità della Fenalt (presente con Paolo Panebianco) e l’apertura della Cgil (che ha comunque indicato come condizione la ricerca di “un equilibrio tra tutte le professioni presenti nel sistema sanità trentino”. «Per noi si tratta di una buona notizia» ha commentato Panebianco. «La nostra posizione è quella di concludere velocemente il contratto, in modo unitario, tutti assieme, e di portare a casa in questo modo anche risorse aggiuntive da parte dei lavoratori. Da parte degli altri sindacati ci sono invece ancora resistenze a chiudere la vicenda. Anche la Funzione pubblica della Cgil sanità (rappresentata dal segretario Luigi Diaspro) ha giudicato “percorribile” la strada tracciata dall’Apran sottolineando però la preoccupazione per i tagli alla sanità pubblica annunciati dalla giunta provinciale ed evidenziato la necessità di “mantenere unico il contratto della sanità”.
Nursing up e Uil
Posizioni molto più prudenti di Nursing Up e Uil (che già avevano manifestato in passato la divergenza con gli altri sindacati) che hanno giudicato “insufficienti le risorse economiche presenti sul tavolo, per iniziare un serio percorso di valorizzazione professionale per i professionisti sanitari e operatori socio sanitari, che preveda un congruo aumento delle indennità legate alla turnistica”. Infine Varagone (Uil) e Hoffer (Nursing Up) hanno evidenziato la necessità di estendere a tutti i lavoratori del comparto sanità l’omogeneizzazione con i dipendenti provinciali che l’Apran ha ipotizzato solamente per quanto riguarda il personale amministrativo. Dopo l’incontro di ieri le trattative riprenderanno il 5 giugno 2019.
Scarica il pdf: sanita ART 280519(1)
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