Il T – Venerdì 6 Settembre 2024

Sanità privata verso lo sciopero: «Contratto scaduto»

Braccia incrociate anche nelle RSA il 23 settembre, UIL denuncia situazione insostenibile

Redazione Il T

«Un contratto scaduto da anni e duemila lavoratori che aspettano». Risolto, dopo una lunga gestazione, il rinnovo per infermieri e operatori sanitari, ora tocca all’altra sanità, quella che lavora con aziende private e accreditate, in gran parte nelle RSA. A sciopero annunciato a livello nazionale, il 23 settembre, anche i segretari di due sindacati trentini di settore, Giuseppe Pallanch di Cisl Fp e Giuseppe Varagone di UIL Fp, tornano sul tema.

Al centro del nodo, il contratto Aiop-Aris sanità privata scaduto da più di 6 anni, e quelli Aiop RSA-Aris RSA, «lavoratori che aspettano una risposta dalla politica», sottolineano le sigle. Per i sindacati si deve riprendere in mano il discorso del rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, un comparto che coinvolge circa 100.000 lavoratori in tutta Italia.

«Ancora una volta — evidenziano Pallanch e Varagone — a questi lavoratori viene negata la possibilità di firmare un nuovo contratto nazionale, che consentirebbe di rivalutare retribuzioni fortemente penalizzate dalla perdita di potere d’acquisto causata dalla crescente inflazione».

Le sigle sindacali sottolineano come le aziende del settore abbiano ignorato le legittime richieste di adeguamento salariale, e la risposta è stata l’annuncio dello sciopero nazionale del settore della sanità privata, proclamato per il prossimo 23 settembre. In vista di questo evento, per sensibilizzare la cittadinanza, i pazienti e i familiari delle persone accolte nelle strutture, Cisl Fp e UIL Fpl organizzeranno per il 23 settembre forme di protesta concordate con le rispettive strutture nazionali.

 

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