Corriere del Trentino – 11 gennaio 2024
Sanità. «Troppe liti e il sistema trentino affonda»
«La giunta provinciale perde tempo in liti interne e la sanità trentina affonda sempre di più». Se dalle sigle dei medici di medicina generale arriva una mano tesa al nuovo assessore alla sanità Mario Tonina, a usare toni ben diversi sono il coordinatore di Nursing up Cesare Hoffer e il segretario della Uil Fpl Giuseppe Varagone. «Tonina, nonostante le nostre richieste, al momento ha preferito non incontrarci» osservano Hoffer e Varagone. Che non nascondono una «forte preoccupazione per la situazione della sanità trentina». A partire dal nodo del rinnovo dei contratti. «Le nostre sigle sindacali — sottolineano — hanno già da tempo sottoscritto con i rappresentanti della giunta due importanti protocolli che ora vanno celermente onorati e rispettati, per garantire il giusto riconoscimento giuridico-economico ai nostri infermieri, professionisti sanitari e Oss, rendendo nel contempo attrattiva la nostra azienda, pena il decadimento e la contrazione dei servizi nei confronti del cittadino, vista la fuga dei dipendenti verso altre realtà».
In questo senso, Nursing up e Uil Fpl indicano una priorità: «Va adottata immediatamente la variazione di bilancio per mettere nelle disponibilità della contrattazione le risorse già previste dai protocolli d’intesa, che però dovranno essere incrementate in maniera finalizzata, per dare il giusto merito e riconoscimento a competenza, disagio e impegno del nostro personale. Stonano le parole del presidente Fugatti, che ha dichiarato di non volersi discostare dagli aumenti economici che deriveranno dalla contrattazione nazionale. Chiediamo di essere convocati». Altro nodo: la conciliazione del tempo lavoro-famiglia: «I part-time devono essere rivisiti e potenziati, molti nostri colleghi vengono attratti da altre realtà lavorative perché non riescono più a gestire la vita familiare, una risposta in tal senso la devono trovare all’interno dell’Azienda sanitaria, dove invece sono spesso maltrattati». Nursing up e Uil Fpl guardano poi a «ciò che i governatore della Provincia di Bolzano e della Valle d’Aosta hanno messo in campo per costruire le basi per un riconoscimento economico attrattivo e di trattenimento evitando così l’emigrazione di professionisti Sanitari e Oss verso Austria e Svizzera. Ci preoccupa il fatto che se non verrà immediatamente posto rimedio da Fugatti per un analogo riconoscimento economico, l’emigrazione già in corso di professionisti che operarono nei nostri nosocomi verso Bolzano o l’estero nei prossimi mesi rischia di avere numeri esorbitanti». Se non avranno risposte, «seguiranno dure iniziative di protesta» avvertono Hoffer e Varagone.
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