12 marzo 2019 – Trentino, Corriere del Trentino

Schiacciato tra due tronchi sopra Predazzo: è grave.
Il boscaiolo lavorava per recuperare il legname abbattuto dal maltempo. I sindacati: «Ambito a rischio»

È stato assunto da poco, grazie alla segnalazione di un connazionale, proprio per gli interventi straordinari di recupero del legname abbattuto dall’ondata di maltempo di fine ottobre. Gheorghe arriva dalla Romania, è venuto in Italia proprio per lavorare, ma ieri è rimasto vittima dell’ennesimo infortunio nei boschi.
L’incidente è accaduto verso le nove del mattino nei boschi in località Mezzavalle di Predazzo. Il boscaiolo, 36 anni, era impegnato nel recupero di alcuni tronchi per conto di una ditta di Cavalese insieme ad un collega. I due stavano imbragando il legname per poi trasportarlo sui mezzi con il verricello quando, per cause da chiarire, i tronchi si sono mossi schiacciando il boscaiolo. L’uomo è rimasto intrappolato tra due grossi tronchi. Il collega che era con lui è subito accorso in suo aiuto ed è riuscito a liberarlo, ma nel frattempo sono stati mobilitati i soccorsi. Da Trento si è alzato in volo l’elicottero di Trentino Emergenza con a bordo il medico rianimatore e nel frattempo sul posto sono arrivati anche i vigili del fuoco volontari e i carabinieri della stazione di Predazzo. Poco dopo sono arrivati anche gli ispettori dell’Uopsal. Spetterà a loro la ricostruzione della dinamica dell’incidente.
In un primo momento le condizioni del boscaiolo sembravano critiche, ma dopo i primi accertamenti al pronto soccorso dell’ospedale Santa Chiara di Trento l’uomo è stato trasferito nel reparto di ortopedia. Nell’infortunio ha riportato un grave trauma addominale. Gheorghe ne avrà per più di quaranta giorni, ma non è in pericolo di vita. L’incidente, però, riapre l’antico problema degli infortuni nei boschi, sempre numerosi. «È un settore a rischio» commentano i sindacati Cgil, Cisl e Uil del Trentino che insieme a Flai Fai e Uila esprimono vicinanza al lavoratore. «La sicurezza e la formazione devono essere una priorità, è indispensabile porre la massima attenzione alla formazione e non deve essere un’operazione una tantum, servono percorsi mirati» spiegano.

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