06 agosto 2019 – Trentino, Corriere del Trentino
Sciopero in A22 , l’ira dei sindacati
«Ci riserviamo di verificare un comportamento antisindacale di A22», così Stefano Montani, segretario della Filt Cgil del Trentino, all’indomani della domenica e lunedì di sciopero a singhiozzo degli addetti ai caselli lungo l’A22, che aggiunge: «L’adesione è stata altissima, nonostante la società sia ricorsa a contratti stagionali per coprire le assenze del personale che ha incrociato le braccia». I sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Sla Cisal e Ugl hanno, infatti, proclamato 4 ore di sciopero per il rinnovo del contratto di lavoro del personale delle autostrade e dei trafori, che in
provincia di Trento riguarda circa un migliaio di addetti impiegati in A22. Non solo, nel mirino anche la mission di A22. “I precedenti vertici di Autobrennero e la scorsa giunta provinciale evidenziano Montani hanno sempre confermato che la società è pubblica e che tra gli scopi c’è quello di perseguire il benessere dei territori attraversati. Ora improvvisamente pare che la logica sia cambiata: si segue il profitto. È la prima volta in 50 anni di storia dell’A22 che si cerca di vanificare lo sciopero dei lavoratori avendo come unico obiettivo il profitto. Le ragioni della protesta riguardano il fatto che non sono stati ancora sciolti alcuni nodi della parte normativa del contratto e le anticipazioni sulla parte economica, così come proposte dalle controparti datoriali risultano irricevibili».
Scarica il pdf: A22 ART 060819
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