10 settembre 2019 – Trentino
Scuola, cattedre ancora da assegnare.
Istruzione. Il nuovo sistema di chiamata unica per i supplenti ha avuto qualche problema e non tutti hanno capito come fare.
L’assessore Bisesti: «Entro lunedì sarà tutto a posto». Giovedì la campanella suonerà per 70.351 studenti tra primaria, scuole medie e superiori
Il primo giorno di scuola, giovedì 12 prossimo, si avvicina a grandi falcate e la Provincia sta accelerando per fare in modo che tutto sia a posto. Ieri sono partite le prime convocazioni del nuovo sistema a chiamata unica per i supplenti. Le cattedre da coprire sono 1593, tra tempo pieno e tempo parziale, e quest’anno per la prima volta si è scelto di affidare la scelta dei supplenti a un sistema informatico basato su un algoritmo che mette a confronto le domande con i posti a disposizione, mettendo in ordine i candidati in base ai titoli. Ma, come osservano i sindacalisti, c’è stato qualche problema sia di comprensione da parte degli insegnanti precari che di concezione. «È successo spiega Cinzia Mazzacca della Cgil scuola che qualcuno non ha capito bene il sistema e ha espresso una sola preferenza per scuola anche se in quell’istituto c’erano più cattedre a disposizione. In questo modo la candidatura viene presa in considerazione solo una volta, anche se ci sono altre cattedre a disposizione. Così c’è stato chi ha perso delle occasioni». Un altro problema è quello legato agli spezzoni, come spiega sempre Cinzia Mazzacca: «Con questo sistema si spezzetta l’offerta dal momento che la chiamata unica non permette di riunire gli spezzoni in uno stesso istituto. Comunque in generale ha funzionato tutto abbastanza bene. Abbiamo ricevuto messaggi da chi ha già avuto la cattedra».
Pietro Di Fiore della Uil scuola, però, spiega che c’è stato un forte ritardo per quanto riguarda la scuola primaria: «A quanto mi risulta, le 400 cattedre della scuola primaria non sono state ancora assegnate e non è giusto che persone con 10 anni di servizio non sappiano che fine faranno». Tra le cattedre non assegnate ci sono anche quelle del sostegno dal momento che la graduatoria degli aventi titolo è stata esaurita. Quindi queste cattedre verranno assegnate nei prossimi giorni con il vecchio sistema di chiamata, così come le supplenze che termineranno prima del 10 giugno prossimo, cioè la fine della scuola.
L’assessore alla scuola Mirko Bisesti, però, spiega che tutto sarà più rapido degli altri anni: «Per lunedì tutte le supplenze saranno coperte. Con questo nuovo sistema di chiamata unica la Provincia provvede ai tre quarti dei posti e alle scuole resta un impegno minore. Con il vecchio sistema, accadeva il contrario. Noi siamo riusciti a mettere ordine». Bisesti inaugurerà il primo giorno di scuola insieme alla Sovrintendente scolastica Viviana Sbardella e al direttore generale del Dipartimento della Conoscenza Roberto Ceccato alle scuole elementari di Ravina, al liceo Rosmini di Trento e alle Barelli di Rovereto.
Giovedì la campanella suonerà per 70.351 studenti trentini. Compresi i bambini della scuola per l’infanzia sono 84.371 gli studenti trentini di cui 14.020 nella scuola dell’infanzia, 26.704 nella scuola primaria, 16.602 nella scuola secondaria di primo grado, 20.939 nella secondaria di secondo grado e 6.106 nella formazione professionale.
Le scelte degli studenti confermano una tenuta delle iscrizioni ai licei (45%) seguiti dai percorsi tecnici (30%) e dall’istruzione e formazione professionale (23%). La popolazione straniera passa da 9.969 a 10.184 unità (pari al 2.16% in più rispetto allo scorso anno). L’aumento più significativo si verifica nella secondaria di secondo grado con aumento del 6,20%. Gli studenti con bisogni educativi speciali certificati sono 2.941, di cui 1.760 alla scuola primaria e secondaria di primo grado, 323 alla secondaria di secondo grado e 597 all’istruzione e formazione professionale. I docenti di ruolo sono 6.332, rispettivamente 2.770 alla primaria, 1.522 alla secondaria di primo grado, 2.040 alla secondaria di secondo grado, mentre il personale amministrativo e gli assistenti educatori di ruolo sono 1.763. La Provincia di Trento investirà nella scuola circa 713 Milioni di Euro di spesa corrente (stipendi e funzionamento delle scuole), oltre a quasi 28 Milioni di spesa in investimenti.
Scarica il pdf: scuola ART 100919
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