08 settembre 2019 – Trentino
Scuola. Insegnanti precari, nomine a rischio per la chiamata on line
Se la mente può fallire la tecnologia può fare di peggio. Sono 1.500 i docenti precari in Trentino che, dopo aver fatto domanda sulla nuova piattaforma on line «Chiamata unica», sono con il fiato sospeso in attesa che l’algoritmo domani elabori le richieste e assegni le cattedre: il dubbio che qualcosa possa non aver funzionato a dovere viene sollevato da alcuni docenti, circa una decina, che hanno già bussato alla porta dei sindacati.
La piattaforma era stata introdotta lo scorso anno per la primaria, ma è al suo esordio per le secondarie. I docenti in passato ricevevano la chiamata dalle scuole per messaggio. Con la piattaforma invece hanno inviato la domanda on line da martedì a venerdì scorsi: secondo alcuni di loro però i criteri per la compilazione erano poco chiari e potevano indurre in errore. Errori che alcuni sono certi di aver commesso: una decina i casi segnalati alla Uil scuola di Pietro Di Fiore e alla Flc Cgil di Cinzia Mazzacca. Altri potrebbero aver commesso qualche pasticcio senza rendersene conto ed avere la triste sorpresa lunedì, qualcuno l’algoritmo incrocerà i dati e assegnerà le cattedre, lasciando magari qualcuno a casa. «Il punto — ragiona Di Fiore — è che una volta inviata la domanda non c’era possibilità di correzione, mentre il sistema nazionale lo consente. Trattandosi del primo anno di introduzione era opportuno prevedere dei correttivi manuali». «Il sistema — gli fa eco Mazzacca — va migliorato, soprattutto per le secondarie dove ci sono cattedre spezzate. Aspettiamo però lunedì: anche lo scorso anno per la primaria si temeva il caos e invece l’algoritmo ha funzionato».
Scarica il pdf: scuola ART 080919
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