21 febbraio 2019 – Trentino, Corriere del Trentino

Scuola, da settembre arrivano le classi ridotte

Nell’incontro con i sindacati il dirigente Ceccato ha annunciato che non potranno

avere più di 25 alunni. La Uil, però chiede che alle elementari il limite sia di 20

Classi ridotte con al massimo 25 alunni, 23 se ci sono ragazzi con certificazioni, e maggiore autonomia nel Clil, con la possibilità di spostare gli insegnamenti in lingua straniera anche sulle ore opzionali e non più obbligatoriamente sulle materie fondamentale. Ma anche la previsione di un organico dell’autonomia scolastica, con insegnanti a disposizione dei dirigenti per portare avanti progetti particolari. Queste le principali novità che ieri l’assessore alla scuola Mirko Bisesti e il dirigente del Dipartimento della Conoscenza, Roberto Ceccato, hanno annunciato ai sindacati. All’incontro hanno partecipato Cgil, Cisl e Uil scuola più la Fgu. Bisesti ha spiegato che la giunta sta andando avanti nel lavoro di riforma del Piano Trentino Trilingue. Ancora non si sa se ci sarà un intervento normativo ad hoc o se le modifiche saranno introdotte con l’assestamento di bilancio di luglio. Quello che è stato reso noto ieri è stato l’orientamento della giunta provinciale. Pietro Difiore della Uil Scuola esulta: «Per noi sono ottimi segnali perché si riconosce l’autonomia scolastica in materia di Clil e perché la riduzione delle classi potrà permettere, oltre a una maggiore occupazione, anche maggiore qualità. La strada imboccata è quella giusta. Certo, per essere pienamente soddisfatti occorre maggior generosità da parte della Provincia. Chiediamo che l’Amministrazione sia meno prudente».
Due i temi all’ordine del giorno dell’incontro: organico della Scuola provinciale a carattere statale e Piano trentino Trilingue.
Ceccato, a proposito di organici, ha annunciato l’abbassamento a 25 il numero massimo di alunni per classe di ogni ordine e grado, il limite massimo di 23 alunni per classe in presenza di allievi con certificazioni. Ceccato ha annunciato anche l’innalzamento della dotazione organica nei piccoli plessi: meno pluriclassi e più docenti nelle scuole di montagna. Infine, è stato promesso l’organico funzionale dell’autonomia. Un potenziamento della dotazione organica (tutto in organico di diritto) e un maggior rispetto dell’autonomia scolastica.
Per i sindacati 25 alunni per classe alle medie e alle superiori è una buona notizia. Da ricordare che in media le classe arrivano ad avere anche 28 o 29 alunni. Quindi il tetto di 25 viene salutato come un ottimo risultato. Meno bene viene considerato invece il limite di 25 bambini per classe alla scuola elementare. Alla scuola primaria questo numero viene considerato dai sindacati troppo alto. Difiore ricorda che nel resto d’Italia alle elementari il tetto massimo è di 20 alunni per classe.
I sindacati, poi, sostengono che è necessario attribuire alle Scuole il personale docente e non docente necessario e sufficiente a raggiungere gli obiettivi posti nei propri Piani di Studio. Per questo si chiede che si dotino tutte le Scuole dell’organico potenziato dell’autonomia. I sindacati sostengono che deve essere, infine, prontamente ripristinato, per gli insegnanti di lingua straniera, il numero massimo di ore frontali di lezione e di classi a loro assegnate. Parametri che erano stati cancellati dall’accordo contrattuale del 2014. Al termine dell’incontro, i sindacati hanno anche fatto presente che ormai da troppo tempo il contratto della scuola è scaduto e che, ormai, è venuto il tempo di discutere del trattamento economico.

Scarica il pdf: scuola ART 210219