05 agosto 2021 –  Corriere del Trentino

Scuola. SINDACATO. Apprezzato il dialogo riaperto dopo un anno decisamente difficile «Ora servono risorse aggiuntive»

L’organico di emergenza ipotizzato dalla giunta provinciale per far fronte a situazioni particolari nella scuola trentina convince poco i sindacati che ottengono di inserire fin da settembre il personale aggiuntivo in pianta stabile negli istituti. Al tavolo Flc Cgil ha ribadito tutte le proprie perplessità sul tornare a settembre all’organizzazione preCovid. «L’idea di prefigurare quattro scenari diversi con più tipologie di organizzazione può apparire la misura più flessibile, ma rischia di essere la meno adeguata. Riteniamo impensabile intervenire rimodulando l’organico in corso d’anno a seconda della situazione epidemiologica. Per poter garantire un avvio in sicurezza dell’anno scolastico e perché sia assicurata la possibilità di un rientro a scuola in presenza è indispensabile prevedere un potenziamento dell’organico del personale docente per riconfigurare i gruppi classe e ridurre il numero di studenti per classe».
L’assessorato all’istruzione ha aperto all’idea di avere più personale fin dal primo giorno di lezioni con l’assessore Mirko Bisesti che si è impegnato ad aumentare da 100 a 120 le unità aggiuntive di personale scolastico fino a dicembre: saranno le scuole a distribuire l’organico potenziato secondo criteri oggettivi deliberati dalla giunta provinciale. Concessione che non soddisfa pienamente: «È stato fatto un passetto avanti -specifica Ennio Montefusco (Stos) -con l’ipotesi di aumentare il personale visto che nel piano sono previste le stesse misure di sicurezza dello scorso anno ma con numeri di personale Ata pre-Covid. Qualcosa ci è stato garantito che sarà fatto, ma la situazione non sarà comunque ottimale: non si può pretendere lo stesso con meno persone». Nonostante l’apertura sugli organici, non verranno stanziate ulteriori risorse economiche, ridotte rispetto all’altr’anno, così i sindacati guardano alla Finanziaria di dicembre per reperire risorse aggiuntive. «Siamo già in emergenza sottolinea Pietro di Fiore (Uil) -per questa ragione si ritiene prioritario ed estremamente importante quantificare le disponibilità aggiuntive, sia di organico sia di risorse finanziarie, ponendo in chiaro i criteri ed i parametri, trasparenti ed oggettivi, di assegnazione alle scuole. L’autonomia scolastica non può diventare l’alibi di un’arbitraria attribuzione di personale e risorse. Intervenire fin da subito sicuramente porterà ad un rallentamento della diffusione della pandemia. L’assessore si è impegnato, dovesse essere necessario, a reperire nuove disponibilità economiche attraverso la Finanziaria 2022, a dicembre, laddove la situazione emergenziale si confermasse o peggiorasse». Accolta, anche se i dettagli di come si realizzerà non sono stati definiti, la richiesta avanzata da Mauro Pericolo (Delsa) di un’equa distribuzione delle risorse su tutto il sistema scolastico e una particolare attenzione a piani e programmi per i ragazzi con bisogni speciali, una delle grandi lacune della Dad. La riunione ha rimodulato il Piano Scuola, l’auspicio dopo un anno difficile nel rapporto fra sindacati e Dipartimento dell’Istruzione è che sia l’inizio di un nuovo dialogo. «Come Cisl ci premeva che si partisse da subito con le maggiori risorse possibili -spiega Stefania Galli (Cisl) -per supportare il rientro e garantire lezioni in presenza, facendo un lavoro preventivo. L’apertura dell’assessorato c’è stata ed è un segnale importante, speriamo che sia l’avvio di una buona prassi di confronto con i sindacati».

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