8 gennaio 2017 – Trentino, Corriere del Trentino
Polemica anche con Delsa
Vertice a metà mese La Uil chiede a Rossi risposte sulla scuola
È stato calendarizzato per il 17 gennaio l’incontro tra il presidente Rossi e i sindacati di Cisl scuola, Uil scuola e Flc Cgil: i confederali vogliono discutere «le numerose problematiche denunciate da tempo», anche prima del «caso commissariamento» sollevato da Delsa in settimana. Pietro Di Fiore, segretario Uil, lancia una frecciata al sindacato autonomo e annuncia una mobilitazione se il vertice con Rossi non darà risultati.
«Negli ultimi anni abbiamo dimostrato più volte di essere “la voce libera della scuola” — dichiara Pietro di Fiore, segretario Uil — e rivolgendoci a tutti i gruppi politici con la forza di chi è diverso e distante, abbiamo posto alla nostra controparte negoziale i diversi nodi da dipanare che incombono sulla scuola e i sui suoi lavoratori». La Uil ha chiesto il rinnovo contrattuale, la stabilizzazione dei precari, la ricostruzione della carriera e la staffetta generazionale per tutti i lavoratori della scuola. La palla passa dunque all’amministrazione che, se non dovesse dare delle risposte concrete o impegni precisi, costringerebbe il sindacato di Uil scuola ad «avanzare in altre sedi» le ragioni e i diritti dei propri iscritti. «Su questo, in Trentino — ricorda Di Fiore —, la Uil non è seconda a nessuno». Una risposta a Mauro Pericolo, presidente Delsa, che nei giorni scorsi aveva accusato i confederali di «acquiescenza» rispetto alla gestione della scuola da parte della Provincia. «Essere sindacato, e non solo sembrarlo, è la nostra stella polare: la linea di indirizzo di ogni azione della Uil scuola», dichiara Di Fiore rispondendo alle accuse di Pericolo. «Non possiamo — continua Di Fiore —, né vogliamo essere gregari politici asserviti alle posizioni dell’amministrazione provinciale o essere un’associazione di ricorsi legali facili, magari per qualche tessera momentanea in più: se lo facessimo, tradiremmo i nostri iscritti, il nostro ruolo sindacale, la nostra dignità e onestà personale».
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