03 marzo 2021 – l’Adige

Selezione per pompieri, se sei donna c’è il corso

«Atteggiamento sessista e misogino della Provincia» denunciano Marcella Tomasi e i delegati di Uil Fpl

Per le donne che intendono partecipare alla selezione per vigile del fuoco è previsto un “aiutino”: un corso appositamente strutturato per introdurre «alle materie in oggetto del concorso». Parafrasando: se è sottinteso che la componente maschile ce la possa fare a superare le prove (scritta, ginnico-sportiva e orale), per la “quota rosa” è necessario un ripassino. Uno schiaffo alla parità di genere. La buccia di banana su cui è scivolata la Provincia è a pagina 9 del bando per l’assunzione a tempo indeterminato di 19 vigili del fuoco del corpo permanente di Trento. Al punto 6 -“Corso riservato alle candidate” -viene spiegato che «per favorire l’accesso alla qualifica di vigile del fuoco di personale di genere femminile, la scuola provinciale Antincendi o altra struttura appositamente individuata, organizzerà un corso di introduzione alle materie oggetto del concorso, riservato alle candidate che abbiano superato la preselezione e siano state ammesse alla prova scritta del concorso». Prova che richiede una conoscenza (a livello di scuola media inferiore) di aritmetica, geometria, lingua e grammatica italiana, educazione tecnica. Alcuni quesiti -come è prevedibile visto l’ambito di lavoro -riguardano il primo soccorso e la sicurezza sui luoghi di lavoro, la sicurezza antincendio, nozioni sulle sostanze combustibili e infiammabili.
Chi ha redatto il bando, dunque, non riterrebbe sufficiente un po’ di studio per le donne che -superato il primo test -accederanno allo scritto: un corso di preparazione dedicato lascia intendere che potrebbero esserci delle lacune di genere. «Un atteggiamento sessista e misogino, che ritiene le donne meno preparate degli uomini ad un concorso pubblico tuona Marcella Tomasi della segreteria provinciale di Uil Fpl Enti locali-, anche se i dati ci dicono che i concorsi di norma li vincono le giovani donne». Tra l’altro le materie della preselezione sono le stesse della prova scritta. «Un bando -si legge nel comunicato sottoscritto anche dai delegati del vigili del fuoco Uil Fpl Denis Dall’Alda e Andrea Mattei -che esce a ridosso dell’8 marzo ma del quale la Provincia ha dimenticato tutto il significato, il primo Ente del Trentino che considera le donne inferiori e impreparate, come individui da tutelare anziché cittadine che si giocano, al pari degli uomini, un posto all’interno del corpo dei vigili del fuoco provinciale, grande orgoglio del nostro Trentino. La Uil Fpl Enti Locali denuncia tale atteggiamento e richiede l’immediata riscrittura del testo del bando di concorso: le pari opportunità non vanno sostenute solo a parole ma devono essere dimostrate nei fatti».
Si dice «sconcertata» la consigliera provinciale Sara Ferrari. «Le donne non hanno bisogno di alcun aiutino: se la cavano da sole nel superare un concorso, meglio degli uomini». Prosegue Ferrari: «E’ sicuramente apprezzabile che si sia compreso che le donne possano portare competenze all’interno dei vigili del fuoco permanenti, ma queste competenze si misurano con un concorso uguale per tutti». Da notare che alla guida del corpo permanente c’è per la prima volta una donna, l’ingegnere Ilenia Lazzeri. «Sono stata coinvolta per determinati aspetti, ma non sono entrata nel merito del bando, la cui pubblicazione è a cura del Servizio personale» spiega la comandante.
Come si è arrivati a questo pasticcio? Nel bando si fa riferimento al decreto del Presidente della Provincia del 30 luglio 2010, numero 20-52, testo aggiornato al 16 ottobre 2020, “Regolamento concernente le funzioni, la composizione e le modalità di accesso al corpo permanente dei vigili del fuoco della Provincia autonoma di Trento”. Si parla di un corso specifico per le donne al comma 3 dell’articolo 7. A giorni il confronto tra Provincia e sindacati.

 

Scarica il pdf: ADIGE pompieri ART 030321