Semplificazione, a rischio le relazioni sindacali con la Giunta
Cgil Cisl Uil: siamo di fronte ad una provocazione. Si esclude chi rappresenta lavoratori, cittadini e pensionati. Così si compromette la tenuta del protocollo sui contratti pubblici.
“La giunta Fugatti vuole semplificare la pubblica amministrazione, obiettivo meritevole. Peccato che intanto l’unica cosa che ha semplificato, in maniera superficiale e semplicistica, è il confronto con le parti sociali tagliando fuori i sindacati che rappresentano gli interessi dei lavoratori privati e pubblici, le loro famiglie, i cittadini, i pensionati; insomma tutte quelle persone che di quella stessa pubblica amministrazione sono gli attori e gli utenti”. Per Cgil Cisl Uil del Trentino è assolutamente inaccettabile il metodo adottato dal presidente Fugatti, un metodo che sembra mettere al centro solo gli interessi del mondo imprenditoriale. “Siamo di fronte ad una vera e propria provocazione – incalzano Manuela Faggioni, Michele Bezzi e Walter Alotti -. La semplificazione riguarda anche i cittadini, i lavoratori e i pensionati e l’Esecutivo ha deciso di escludere chi rappresenta tutti questi trentini. In questo modo sono a rischio le relazioni sindacali con la Giunta provinciale”.
Per Cgil Cisl Uil, inoltre, è fuori da ogni logica che nell’illustrare il percorso di semplificazione della macchina amministrativa si faccia riferimento al protocollo sul rinnovo dei contratti pubblici firmato da Cgil Cisl Uil il 13 gennaio scorso. “Come è possibile escludere chi ha sottoscritto quel documento? – si chiedono le confederazioni -. Così si rischia di compromettere la tenuta del protocollo, vanificandone gli obiettivi e si svilisce il ruolo dei pubblici dipendenti”.
Anche perché, come fanno notare le tre sigle, ad oggi quel documento è solo una dichiarazione di impegni. “La giunta non ha attivato fino a questo momento i tavoli di confronto né ha dato l’input per attivare, per ciascun comparto, i tavoli di contrattazione La questione degli orari degli sportelli e del personale va affrontata infatti nell’ambito della contrattazione con i sindacati di categoria garantendo contestualmente le necessarie assunzioni per rafforzare gli organici. Aprire gli sportelli con personale ridotto sarebbe ridicolo”.
Sulla questione della semplificazione si intreccia anche il tema della riforma degli incentivi alle imprese, attraverso la revisione della legge 6. Anche in questo caso la giunta ha scelto un solo interlocutore: il mondo delle imprese. “Abbiamo chiesto un incontro il 27 dicembre scorso, la giunta non ha neppure risposto alla nostra richiesta, mentre il confronto con le categorie economiche va avanti da giugno scorso. Forse pensano che le questioni relative all’economica trentina e al loro funzionamento siano esclusivo appannaggio delle imprese e non un argomento da affrontare in una logica di sistema, per sostenere la crescita della nostra comunità. Purtroppo ancora una volta siamo di fronte non a ragionamenti che dimostrano una visione di ampio respiro per il Trentino, ma che tradiscono logiche finalizzate ad accontentare interessi di parte”.
Trento, 31 gennaio 2020
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