06 maggio 2021 – l’Adige

«Servizi estivi, 1 milione per le famiglie» Ferrari (Pd): basta per abbattere il 90% dei costi per figli fino a 14 anni

In vista della manovra con gli aiuti Covid della Provincia per 219 milioni di euro che approderà in consiglio provinciale la settimana prossima, il Partito democratico insisterà perché vengano previste delle misure ulteriori per aiutare le famiglie a pagare i servizi di conciliazione estivi per i figli fino ai 14 anni.
Una richiesta su cui ieri è emersa la sintonia anche con i sindacati nella riunione avuta dai consiglieri di minoranza con i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil del Trentino, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti.
«Sul fronte delle famiglie -spiegano infatti al termine i sindacati -la richiesta è quella di ampliare i servizi di conciliazione per le famiglie con figli tra 3 e 14 anni che invece la Giunta intende ridurre attraverso l’imposizione, per certi versi “sovietica”, in base alla quale si impedisce alle famiglie di scegliere: o si sceglie la scuola dell’infanzia o le altre esperienze estive aumentando i costi a carico delle famiglie invece di ridurli». Su questo fronte i sindacati hanno insistito perché tutti i genitori siano sostenuti anche economicamente per accedere a questa tipologia di servizi conciliativi. Il “nodo” sta nel fatto che la giunta avendo deciso di tenere aperte le scuole materne a luglio offre un servizio pubblico e quindi se un genitore preferisce invece rivolgersi a un servizio estivo privato offerto dal terzo settore se lo deve pagare, perché i buoni servizi europei per abbattere i costi ci sono solo per pagare servizi complementari, ovvero quando non c’è l’offerta del pubblico.
Sara Ferrari, capogruppo del Pd in consiglio provinciale, allargando la prospettiva anche ai servizi per i bambini più grandi più grandi osserva che: «Se la giunta volesse con 1 milione di euro dei 220 milioni della manovra potrebbe abbattere il 90% delle tariffe, progressive in base a reddito, che oggi le famiglie pagano per i servizi conciliativi per i figli. Il costo di questi servizi può arrivare anche a 150 euro al mese, ma questa estate tanti genitori torneranno al lavoro dopo un anno difficile e con meno risorse a disposizione e dunque sarebbe molto importante aiutare non solo chi ha i figli che hanno da 3 ai 6 anni ma anche chi ha figli dai 6 e 14 e faticano parecchio a pagarsi i servizi».
I sindacati ieri hanno concordato sull’idea proponendo però che la giunta offra i servizi a 50 euro al mese per tutti, così come avverrà per la scuola materna aperta nel mese di luglio, invece che l’abbattimento del 90% della tariffa che la singola famiglia deve pagare; un’altra modalità ma l’obiettivo è lo stesso.
Tra le altre priorità sindacali emerse ieri sono state elencate: «Dare risposte agli stagionali rimasti senza occupazione, ai lavoratori in cassa integrazione e ai discontinui. E anche sostenere le famiglie, con politiche sulla casa». Sulla casa hanno detto di aspettarsi misure che aiutino i nuclei in difficoltà a pagare l’affitto e l’istituzione del fondo per la morosità incolpevole.
Le tre organizzazioni hanno condiviso con le minoranze alcuni emendamenti alla manovra, ed in particolare quelli sulle politiche attive con un piano di formazione per disoccupati e cassintegrati.

Scarica il pdf: ADIGE manovra ART 060521 (1)