Servizi socio-assistenziali, sindacati e Consiglio delle autonomie locali a confronto.
Cgil Cisl Uil: indispensabile aumentare gli stanziamenti della Provincia e puntare su valorizzazione delle professionalità e qualificazione dei servizi

 
Si è parlato di gestione delle attività socio-assistenziali nei territori, a partire anche dalla nuove regole sull’affidamento dei servizi, all’incontro di ieri tra il Consiglio delle Autonomie Locali e Cgil Cisl Uil del Trentino. Il confronto, chiesto dalle segreterie sindacali, è stata un’utile occasione per discutere insieme gli aspetti maggiormente rilevanti e, al contempo critici, del sistema dei servizi sociali e assistenziali su cui le comunità di valle hanno competenza primaria e che rivestono un ruolo fondamentale per i territorio e per gli enti locali, anche perché sono chiamati a dare risposte ai soggetti più deboli come i bambini, le persone disabili e svantaggiate e gli anziani. Una partita significativa anche sul piano finanziario visto che gli stanziamenti annui dei soli enti locali trentini per gli affidamenti di questi servizi superano i 60 milioni di euro. “E’ stato un confronto positivo e molto franco – ammettono i segretari Andrea Grosselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti -. Da parte nostra abbiamo ribadito la necessità che le nuove regole sull’affidamento dei servizi abbiano come priorità la valorizzazione e la tutela della professionalità che operano in questo settore e la qualificazione dei servizi nei confronti degli utenti, sia nei comuni più grandi sia nelle valli. Questioni su cui abbiamo trovato una positiva sintonia con il presidente Paride Gianmoena e la giunta del Consiglio, presente all’incontro”.
Quello di ieri, è stato condiviso da entrambe le parti, è il primo di una serie di confronti che sindacati e Cal intendono portare avanti anche in vista della definizione del prossimo assestamento di bilancio provinciale. Sul tema Cgil Cisl Uil del Trentino hanno chiarito al Consiglio delle Autonomie che solleciteranno Piazza Dante ad aumentare le risorse da destinare all’ambito socio-assistenziali. “Il fondo deve sensibilmente aumentare – chiariscono i tre sindacalisti -“. Attualmente la previsione di spesa annua per il triennio 2019-2021 si attesta a 89,6 milioni di euro, in calo di circa 2 milioni di euro rispetto al triennio precedente. Sono risorse largamente insufficienti per qualificare i servizi nelle zone di valle, soprattutto nel settore anziani. Ci sono poi da coprire gli aumenti salariali previsti dal rinnovo del contratto nazionale della cooperazione sociali e garantire gli stanziamenti per le politiche della casa, ad oggi bloccati. “Abbiamo preso atto con soddisfazione – concludono i rappresentanti di Cgil Cisl Uil del Trentino – che anche il protocollo di finanza locale sottoscritto tra Provincia e CAL contiene una sollecitazione a rivedere al rialzo gli stanziamenti”.
L’incontro si è concluso con l’impegno a riaprire il confronto a breve, provando a coinvolgere anche i rappresentanti del terzo settore e della cooperazione sociale.

 

 

Trento, 04 aprile 2019

 

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