l’Adige – 05 ottobre 2022

Servono nidi aziendali e alloggi. Varagone (Uil Sanità): «Anche altre figure vanno via»

«In Azienda mentono se dicono che non c’è malessere e l’assessorato è completamente assente. Non è che mettendo la polvere sotto il tappeto si risolvono i problemi. Hanno paura che i problemi vengano denunciati per il buon nome dell’Azienda? Tutti sanno come funziona e come si lavora in Trentino». Paolo Panebianco della Fenalt è un fiume in piena. Da dieci giorni ha chiesto un incontro al direttore Antonio Ferro senza aver ancora ricevuto risposta. «I numeri vanno contestualizzati. Il Covid ha raddoppiato il lavoro del personale e in più vanno calcolati i sospesi, quelli in aspettativa, le malattie. E non vengano a dire che hanno messo in essere azioni di conciliazione. Per i turnisti non c’è alcuna conciliazione. L’unica possibilità è il part-time e quello definitivo è bloccato da anni e per quello temporaneo vanno rivisti i criteri. Attualmente viene poi dato solo un part-time al 70% e quasi solo per la legge 104. Un tempo il personale, soprattutto donne, ambivano ad un posto nel pubblico perché comunque c’erano delle attenzioni e agevolazioni. Oggi, è triste dirlo, ma il privato sembra offrire di più».
E la questione non riguarda solo gli infermieri.
«Ci preme sottolineare che a fuggire verso altre realtà non sono solo gli infermieri, ma la situazione è più grave di quello che si pensa. Altre figure sanitarie come ad esempio tecnici sanitari di laboratorio, di radiologia, ostetriche, medici, personale di supporto come gli oss, hanno lasciato l’Apss per esercitare la propria professione in altri contesti, come quello delle strutture private convenzionate o in altri territori», fa presente Giuseppe Varagone della Uil Fpl sanità che lamenta mancanza di risposte da parte dell’Azienda.
Per rendere maggiormente attrattivo il lavoro in Apss la Uil propone di realizzare nidi aziendali anche nei vari ospedali periferici e di intervenire in qualche modo per aiutare i lavoratori a trovare alloggi nella zona di lavoro, soprattutto quelle a maggiore vocazione turistica dove non si trovano appartamenti liberi. «Infine rimarchiamo che le tempistiche per un’assunzione ha tempi biblici, tra una cessazione e un’assunzione passano mesi»

 

Scarica il pdf: ADIGE sanita ART 051022