TRENTO – Uil Scuola e Uil Sanità hanno scritto ieri al presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, per chiedere un incontro per rimediare a quello che ritengono sia stato uno sgarbo.

I comparti scuola e sanità non sono stati infatti invitati all’incontro convocato dal presidente per il rinnovo contrattuale del pubblico impiego 2025-2027.

«Ancora una volta Mamma Provincia ha dimostrato come per alcuni sia solo Matrigna. E delle più sbadate – scrivono in una nota congiunta Pietro Di Fiore e Giuseppe Varagone – Sanità e Scuola sono state completamente dimenticate. Allo stupore è subentrata la rabbia, per questo parliamo di duplice sgarbo, sapendo (almeno noi che concretamente rappresentiamo lavoratrici e lavoratori) che sia per il personale della Sanità sia per quello della Scuola hanno ancora aperto il contratto ’22 – ’24. Mancano risorse, mancano accordi contrattuali, manca l’intera parte ordinamentale».

Entrando poi nel merito delle richieste, i due sindacalisti di categoria evidenziano che: «Alla Scuola mancano ancora le attribuzioni delle progressioni orizzontali di carriera per tutto il personale provinciale (ma non eravamo una provincia Autonoma? Non dovevamo fare meglio dello Stato?) e manca l’intero rinnovo contrattuale economico per i docenti della scuola a carattere statale».

«Alla Sanità – invece – mancano risorse per l’ordinamento professionale, l’aumento delle indennità infermieristiche, la tutela del malato e tutte le indennità previste dall’articolo 79 del precedente contratto. È necessario, poi, prevedere un aumento per le pronte disponibilità e per le prestazioni orario aggiuntive. Ed infine si è chiesta un’indennità specifica per le ostetriche che fanno parte del team leader».

Concludono: «In mancanza di confronto diretto col massimo decisore politico, difficilmente i rappresentanti Uil del personale Sanità e Scuola si potranno sedere ad un tavolo per un protocollo tecnico politico».