10 marzo 2018 – Trentino
i sindacati dopo la denuncia di un hotel a campiglio
«Turismo, la tutela del lavoro è disastrosa»
«In tutto il Trentino la tutela del lavoro nel settore turismo è un disastro. Non si rispettano i diritti minimi, siamo tornati agli anni ’60». Così Mirko Carotta, componente del direttivo Cgil Trentino, commenta la scoperta da parte della Guardia di Finanza di 13 lavoratori irregolari presso un albergo di Madonna di Campiglio. Franco Ianeselli, segretario generale Cgil Trentino, e Lorenzo Pomini, segretario generale Cisl Trentino, puntano il dito sul sistema delle imprese: «Le aziende ricorrono spesso ad appalti a favore di soggetti non autorizzati a fornire lavoro, con retribuzioni inferiori a quelli legali ». Dello stesso avviso è Walter Alotti, segretario generale UIL Trentino: «Bisogna ricon durre a livelli minimi l’evasione contributiva e fiscale derivante dallo sfruttamento del lavoro: in Trentino dall’inizio del 2017 sono stati più di 70 i datori di lavoro perseguiti, per 200 lavoratori irregolari». Mirko Carotta segnala la diffusione dei contratti a forfait: «L’azienda offre una cifra fissa mensile allettante, ma che comprende permessi, ratei per le tredicesime, ecc. Poi però si deve lavorare il numero di ore stabilito del datore, più di quelle concordate, per una paga oraria molto inferiore». Stando a Carotta, le aziende ricorrono spesso alle cooperative e alle agenzie del lavoro private, con uno scadimento progressivo delle tutele: «L’azienda dà in appalto un servizio ad una cooperativa, che non deve applicare i contratti del turismo e opta per il contrat to multiservizi, più economico. A sua volta la cooperativa si rivolge alle agenzie del lavoro private, che assumono il lavoratore alle condizioni dettate dalla coop». Carotta spiega la difficoltà dei sindacati ad intervenire: «L’insieme di tutte queste pratiche è diffuso nel 95% delle aziende turistiche del Trentino. Le nostre difficoltà nascono dal numero di aziende, con migliaia di lavoratori disposti a subentrare a chi non accetta le condizioni, e dal fatto che i lavoratori si rivolgono a noi a fine rapporto, quando è difficile intervenire. Lo stesso Ispettorato del lavoro fatica a mettere in atto controlli efficaci, anche perché nel turismo non si usano i cartellini». Carotta indica le responsabilità delle aziende: «Chi lavora è considerato facilmente sostituibile».
Scarica il pdf: turismo-ART100318
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