Il T – Domenica 17 Novembre 2024

Soldi alle paritarie, UIL all’attacco

 

Scuola | Anche Campobase critica la proposta di Gerosa. Ma la Lega applaude

A livello nazionale Fratelli d’Italia propone di aumentare i bonus per le scuole paritarie: «In Trentino il bonus c’è già, ma siamo pronti ad aumentare le risorse», diceva ieri al T l’assessora all’Istruzione Francesca Gerosa.

I sindacati sono contrari, sia alla proposta nazionale che all’apertura locale. E la politica si divide. «La nostra Costituzione parla chiaro: è compito dello Stato istituire le Scuole della repubblica: scuole per tutti, che includono tutti, che non fanno differenze», ricordano Walter Alotti, segretario generale della UIL del Trentino e Pietro Di Fiore della UIL Scuola.

«Ai privati — continuano — la possibilità di costituire proprie scuole di parte, di partito, confessionali». Riportano il testo della Carta, per dire però che i finanziamenti devono essere alle scuole pubbliche, quelle che «non fanno differenze». E spiegano: «La scuola che va finanziata, alla quale non possiamo lesinare investimenti e risorse, alla quale non dobbiamo far mancare il personale fin dal primo giorno dell’anno scolastico è la scuola dello Stato: la scuola aperta a tutti».

I sindacalisti puntano il dito contro l’assessora Gerosa: «In Trentino già spendiamo qualche decina di milioni di euro all’anno per pochissimi istituti scolastici, escludendo dal conto la Formazione Professionale e la Scuola dell’Infanzia equiparata. Sono istituti scolastici che fanno diretta concorrenza alla scuola, a Trento e a Rovereto. Nelle valli non è economicamente conveniente aprire scuole paritarie».

E così Raffaele Meo della Cgil Scuola: «La nostra posizione è storica. Nessun problema con le scuole private paritarie, fanno il loro lavoro. Ma non si devono sottrarre risorse alle scuole pubbliche per finanziarle».

Se il fronte sindacale è unito, quello politico si divide. «Per prima cosa — dice Michele Malfer di Campobase — vorrei dire che siamo in Trentino e che non ha alcun senso prendere spunto da proposte nazionali quando l’istruzione è per noi competenza primaria». Poi entra nel merito: «Credo che si debba fare attenzione a non creare due livelli, con scuole che viaggiano a una velocità superiore alle altre», osserva il consigliere.

«In Trentino le scuole paritarie completano l’offerta formativa, ma stiamo attenti che il pilastro deve rimanere sempre quello della scuola pubblica».

Diverso il punto di vista di Mirko Bisesti, ex assessore leghista all’Istruzione: «Un sistema plurale va a vantaggio di tutti. E soprattutto della qualità del sistema. Aumenterei, come abbiamo fatto nella scorsa legislatura, le risorse da destinare specificatamente per il personale delle scuole paritarie. Ci sono troppe disparità fra personale insegnante delle paritarie e provinciale/statale, e perciò delle risorse in questa direzione sono sempre importanti».

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