07 dicembre 2019 – Trentino, Corriere del Trentino

Staffetta generazionale, troppi costi: per la giunta è insostenibile

TRENTO. «Purtroppo anche l’Agenzia del lavoro, come altri enti della Provincia, nei prossimi mesi dovrà affrontare un calo nei trasferimenti. Contiamo sia un calo provvisorio, ma alcune misure andranno sicuramente riviste perché non sono più sostenibili per i conti pubblici».
La doccia gelata per i sindacati è arrivata giovedì durante un lungo incontro con l’assessore Achille Spinelli per la definizione del prossimo Piano di politiche di lavoro dell’Agenzia del lavoro per il prossimo triennio. L’assessore ha annunciato un calo nei trasferimenti all’Agenzia quantificabile in circa 4,3 milioni di euro rispetto al budget standard di 35 circa. Dunque 29 milioni con i quali far quadrare tutte le misure messe in campo finora a sostegno di chi ha perso il lavoro o delle fasce più deboli della popolazione: dall’Intervento 19 a sostegno di lavoratori disabili o svantaggiati al Reddito di attivazione (Real); dagli incentivi all’assunzione di giovani a lungo disoccupati o donne al rientro dalla maternità fino ai lavori socialmente utili e alla Staffetta generazionale.
La reazione dei sindacati
La presa di posizione di Cgil, Cisl e Uil non si è fatta attendere: «Il ridimensionamento del bilancio di Agenzia del Lavoro è inaccettabile. Se la Giunta confermerà le sue scelte non ci saranno più i soldi per garantire interventi apprezzati come la staffetta generazionale. E oltre a questo a farne le spese saranno i lavoratori e le lavoratrici più deboli, potenzialmente anche quelli che rientrano nei lavori socialmente utili come l’Intervento 19. Garantire un sostegno ai lavoratori svantaggiati è una priorità – dicono Franco Ianeselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. Ma non si possono assumere decisioni che mettano lavoratori l’uno contro l’altro. Ci auguriamo quindi che la Giunta provinciale riveda la propria posizione e trasferisca ad Agenzia del Lavoro le risorse necessarie a garantirne la piena operatività. In caso contrario siamo pronti a mobilitarci. Ci sfugge come si possa pensare di sostenere l’occupazione riducendo le risorse per le politiche del lavoro, proprio alla vigilia della predisposizione del nuovo piano di Agenzia che per questo nascerebbe già monco».
Spinelli: tagli provvisori
L’assessore Spinelli conferma la contrazione dei trasferimenti ad Agenzia del Lavoro ma ridimensiona l’allarme: «Innanzitutto non abbiamo alcuna intenzione di toccare la fetta più grossa degli interventi, che è quella che riguarda i Lavori socialmente utili. Siamo in attesa della chiusura della manovra statale
per conoscere la reale situazione dei nostri saldi. Se avremo delle risorse aggiuntive, come ci aspettiamo (in ballo ci sono i circa 12 milioni del bonus bebè che potrebbero essere risparmiati in caso di adozione della misura a livello nazionale, ndr) la voce delle politiche del lavoro è quella che per prima andrà sarà finanziata».
Spinelli però conferma che delle criticità ci sono e attengono ad una misura in particolare: la staffetta generazionale, cioè quella misura che consente alle aziende di ottenere incentivi qualora facciano uscire un lavoratore vicino alla pensione per farne entrare uno under 35. La misura ad oggi impatta per circa 1,1 milioni di euro ma sta avendo un successo crescente e una forte richiesta. «Le nostre proiezioni per il prossimo triennio ci dicono che l’esborso per l’Agenzia del lavoro sarebbe di 5 milioni di euro a cui si abbina una mancata entrata di Irap per la Provincia (l’azienda gode di agevolazioni) pari a 3,8 milioni, sempre nel triennio. Per noi si tratta di uno strumento troppo generoso per le aziende e troppo impattante per le nostre casse. Vogliamo sospenderlo, rimodularlo per renderlo più sostenibile e poi tornare a rifinanziarlo con risorse dell’assestamento di bilancio».
Altre misure da ritoccare
L’assessore indica però anche altre misure da rivedere: «I tirocini, ad esempio. Ma poi anche alcuni interventi a favore dei congedi parentali dei papà, che rappresentano un impegno operativo intenso per un vantaggio ridotto».

 

 

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