STATI GENERALI DEL WELFARE. IL FUTURO DEL TERZO SETTORE TRENTINO? PER LA UIL FPL EE.LL. POSSIBILE SOLO ATTRAVERSO LA VALORIZZAZIONE DEL PERSONALE

TRENTO: “All’alba del dibattito Trentino all’interno degli Stati Generali del Welfare, la UIL FPL EE.LL. rimane in attesa di avere evidenza delle azioni future, contenute nel documento programmatico, che verrà presentato dai promotori, per un’autentica lettura odierna e, soprattutto, critica del passato, orientata ad un necessario cambio di passo sul terzo settore.” Così dichiara Andrea Bassetti Segretario Provinciale UIL FPL EE.LL.

È apprezzabile farsi delle domande e cercare momenti di condivisione, ad oggi quanto mai urgenti. Vero è che, sforzandoci di non fare letture disfattiste, dispiace che gli interrogativi e possibili soluzioni che leggiamo sulla stampa di oggi, non siano per noi una novità. Da decenni li sollecitiamo come base d’intento costruttivo alla Federazione delle Cooperative Trentine.

Allargare poi la discussione, fra Federazione delle Cooperative e le OO.SS., agli attori interessati l’erogazione dei servizi sul sociale; PAT, Comuni e Comunità di Valle, RSA pubbliche e private, all’interno di un tavolo tecnico, sinergico e soprattutto di confronto per le criticità rilevate nel singolo settore, la nostra ennesima sollecitazione avanzata il 27.09 u.s., durante la ripresa della trattativa per il rinnovo contrattuale dell’integrativo Provinciale delle Cooperative Sociali Trentine.

Negli anni, poche le realtà Cooperative lungimiranti, del nostro territorio, con le quali si è riusciti a costruire un percorso di confronto, di condivisione delle problematiche e, in ultimo ma non per importanza, a sottoscrivere accordi essenziali che hanno avuto quale focus il miglioramento e la valorizzazione del personale impiegato. Questa, ne siamo certi, l’unica “ricetta” di crescita ed evoluzione che per alcuni osservatori ad oggi, rischia di apparire come la “scoperta dell’acqua calda”.

I campanelli d’allarme del passato si sono tramutati in campane assordanti e gli esempi sotto gli occhi di tutti.

Servizi domiciliari allo sfascio, a dimostrarlo i bandi deserti, che evidenziano l’incapacità di dialogo fra strutture appaltanti e Cooperative. In quelle realtà dove l’appalto viene attivato a pagarne il costo sono le lavoratrici. Oltre al caro vita e al costo della benzina alle stelle, a queste lavoratrici non è riconosciuto alcun aggiornamento delle indennità di rimborso kilometrico e nemmeno il tempo di spostamento, a tutti gli effetti considerato dal Giudice come “tempo lavoro”.

Servizi educativi che accusano il colpo delle disparità contrattuali economiche e normative del pubblico impiego Trentino, che aprendo ai bandi di concorso fa incetta di professionalità provenienti dal privato, incapace di garantire le stesse prerogative.

I servizi residenziali, al collasso a causa dell’emergenza di mancato reperimento di personale sanitario sul territorio, in primis per scelte politiche del passato che non hanno garantito il superamento del numero chiuso per favorire l’accesso alla laurea in scienze infermieristiche, in tempi in cui i carichi di lavoro non erano ancora fuori controllo e la professione appetibile, almeno sotto l’aspetto etico ed umano. Ben presto arriveremo allo stesso risultato per quanto riguarda le figure degli OSS.

Serve una rivoluzione di sistema sul Welfare ed è necessario abbandonare l’idea che i lavoratori siano filantropi, vivano d’aria e possano essere considerati alla stregua di un “volontario” a costo zero. La dura realtà è che nel passato le Cooperative hanno vissuto alle spalle di tutto e tutti, senza saper gestire le difficoltà se non riversandole sul proprio personale, che, ricordiamo non “figlio di un Dio minore” ma riconosciuto a pieno titolo dalla Costituzione Italiana, all’art. 36, “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”.

Segretario Provinciale

UIL FPL EE.LL.