15 giugno 2019 – Trentino, Corriere del Trentino

 «Stop sussidi a chi rifiuta un lavoro». I sindacati: «Forzatura preoccupante»

«Chiediamo di trovarci tutti assieme con l’assessore per poter valutare altre soluzioni»

 

Vincolare il sostegno al reddito al lavoro nei campi? Anche no, grazie. I sindacati di categoria respingono l’idea al mittente, cioè alla Giunta provinciale. “Favorire l’incontro domanda-offerta per rispondere al fabbisogno di manodopera stagionale in agricoltura è una decisione apprezzabile” scrivono in una nota congiunta le segreterie di Cgil, Cisl e Uil. “Restiamo però convinti che la risposta alla domanda di lavoro in agricoltura passi necessariamente attraverso un miglioramento delle condizioni di lavoro e salariali dei raccoglitori. Quanto però alla revisione dei criteri di condizionalità e delle possibilità di utilizzo di addetti nei lavori socialmente utili, a partire da quelli del Progettone, l’opposizione è ferma e chiara: ci sono norme nazionali che non si possono disapplicare. E comunque “Agenzia del Lavoro da sempre è la più rigorosa – scrivono ancora le tre segreterie nel sospendere l’accesso agli ammortizzatori sociali di chi rifiuta il lavoro o non partecipa alle attività ricollocazione”. Grande preoccupazione desta anche la volontà di ridurre la quota di lavoratori stagionali stranieri. “Se oggi mancano lavoratori disponibili – è il commento di Cgil, Cisl e Uil è perché quelli provenienti fino ad oggi dall’estero restano nei propri paesi. Stringere ancora i cordoni delle quote d’ingresso di lavoratori stranieri avrà l’effetto di aumentare ancora il fabbisogno di queste figure creando un danno alle imprese”. Ovviamente sulla stessa linea
il commento dei responsabili d’area dei tre sindacati. Fulvio Bastiani, segretario generale di Fai-Cisl del Trentino invoca una maggiore condivisione da parte della Giunta provinciale.
Fulvio Giaimo, responsabile del settore agroalimentari della Uil, avverte: «Non si può pensare di condizionare il mantenimento del sostegno al reddito a una scelta così precisa e ristretta a un’area».
Maurizio Zabbeni, segretario generale di Cgil Flai, parla infine di «questioni che vanno governate. E’ tutto il sistema che va reso più appetibile, riflettendo adesempio su una stagionalità spinta sempre più all’eccesso. Quello che non convince è il metodo adottato».

Scarica il pdf: Disoccupati ART 150619(1)