13 dicembre 2018 – Trentino, Corriere del Trentino

Strasburgo. Ansia e preghiere: la città si stringe alla famiglia

Un europeista convinto, un giovane motivato e curioso. Così gli studenti e i docenti dell’Università di Trento descrivono Antonio Megalizzi, il reporter 28enne, rimasto ferito nell’attacco di Strasburgo. Il rettore Paolo Collini esprime alla famiglia la vicinanza dell’intera comunità accademica. «La Scuola è unita nella speranza di rivederlo presto a Trento, attivo come sempre», aggiunge Andrea Fracasso,direttore della Scuola di studi internazionali.
«Dobbiamo confermare che la situazione è grave. Il collega è in ospedale in grande difficoltà. Vi chiediamo di nuovo di rispettare la famiglia e di attendere i futuri sviluppi della vicenda», fa sapere lo staff di Europhonica , il progetto radiofonico per il quale Antonio seguiva le sedute del Parlamento europeo.
La notizia del suo ferimento ha suscitato sconcerto nel mondo del giornalismo. La Federazione nazionale della stampa e l’Ordine dei giornalisti del Trentino hanno espresso solidarietà al collega. «Ancorché non iscritto all’albo dei giornalisti, Antonio Megalizzi faceva il giornalista oltre che lo speaker per Europhonica. — afferma in una nota il sindacato dei giornalisti trentini — La sua vicenda ripropone drammaticamente la situazione di molti precari free lance, senza tutele, spesso costretti ad inseguire anche all’estero quel lavoro che in Italia trovano con difficoltà».
Tanti anche i messaggi delle istituzioni. «Siamo addolorati per il ferimento del nostro concittadino. Mai come oggi ci sentiamo europei e desideriamo condannare ogni forma di violenza. Tutta la città in questo momento fa il tifo per Antonio.», dice il sindaco di Trento, Alessandro Andreatta. «Sto seguendo con apprensione l’evolversi dei fatti a Strasburgo, per i quali desidero esprimere la più ferma condanna assieme alla vicinanza alle famiglia», aggiunge il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, augurandosi che i responsabili vengano al più presto assicurati alla giustizia. L’arcivescovo di Trento, Lauro Tisi, invita tutta la comunità diocesana a far sentire la propria vicinanza ai familiari dello speaker radiofonico che in queste ore lotta tra la vita e la morte. Ieri nella parrocchia di Cristo Re, il quartiere di Trento dove vive Antonio, si è tenuto un momento di preghiera.
«A distanza di mesi ci ritroviamo nuovamente smarriti e angosciati di fronte alla violenza, ma certamente non meno determinati a contrastare in ogni modo possibile una visione che vorrebbe cancellare i valori di libertà, democrazia e accoglienza in cui si riconosce la nostra comunità», dicono Cgil, Cisl e Uil, manifestando la loro vicinanza alla famiglia del reporter.
Anche il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro, esprime apprensione per le condizioni di Megalizzi. «Siamo vicini ai suoi familiari e a tutta la comunità trentina», scrive sul suo account. «Ho conosciuto Antonio venti giorni fa a Trento. In questo momento così delicato, mando un grosso abbraccio alla fidanzata Luana e ai familiari», dice Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera. «È un altro giorno triste per l’Europa, per l’Italia, per la democrazia — aggiunge Michela Biancofiore, coordinatrice di FI in Alto Adige —Siamo vicini col cuore e con molta apprensione a Luana e alle loro famiglie».

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