03 aprile 2020 – Trentino, Corriere del Trentino
Supermercati, domenica chiusi. Ma c’è il rebus minori
TRENTO Domenica i supermercati trentini rimarranno chiusi. Il prolungamento della misura in provincia di Trento lo comunica direttamente il presidente Maurizio Fugatti, durante l’ormai consueto appuntamento pomeridiano: «È una misura che prolungheremo anche per questa domenica e per Pasqua e pasquetta con un’ordinanza che arriverà domani (oggi, ndr)».
Una misura che i sindacati si auspicavano e che avevano sollecitato nel primo pomeriggio: «Si chiede giustamente ai cittadini di stare a casa e non allentare le misure — spiegavano i tre segretari provinciali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, Paola Bassetti, Lamberto Avanzo e Walter Largher tramite un comunicato stama —. Tenere aperti i supermercati non avrebbe alcun senso» Nonostante le due chiusure domenicali, infatti, i sindacati sostengono che non si sono verificate scene di accaparramenti o code eccessivamente lunghe negli altri giorni della settimana. «Crediamo che i cittadini abbiano capito la partita importante che stiamo giocando».
Rimane l’incertezza, però, sulla possibilità dei genitori di portare un minore a fare la spesa con loro. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nella conferenza stampa di mercoledì sera, aveva spiegato che ciò è possibile in quanto i minori non hanno altre possibilità per uscire di casa. La Provincia, per il momento, non ha ancora preso una decisione a riguardo: «Dobbiamo valutare sulla base di quanto questa ulteriore precisazione del governo rende più facile l’uscita di casa alle persone». Fortemente contrari, però, si dicono i sindacati: «All’interno dei supermercati può entrare una sola persona per famiglia — sostengono Bassetti, Avanzo e Largher —. I bambini piccoli sono di difficile gestione e rendono più complicato mantenere le distanze tra i lavoratori e i clienti. Il supermercato non deve diventare il nuovo parco giochi, per garantire un po’ di movimento anche ai più piccoli si pensino altre soluzioni. E poi, a rischio è anche la loro salute».
Le tre sigle sindacali mantengono alta l’attenzione anche sul rispetto delle disposizioni. «In diverse realtà le misure di protezione individuale non sono ancora sufficienti e dunque c’è paura — raccontano —. Bisogna riconoscere lo sforzo di questi dipendenti e allo stesso tempo dare loro la possibilità di lavorare in assoluta sicurezza, rispettando le distanze e usando i dpi».
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