04 maggio 2021 – l’Adige

Sussidi, valanga di richieste a Ebtt

TRENTO – Cinquemila in poche settimane. Tante sono le richieste arrivate all’Ente bilaterale turismo del Trentino, dagli stagionali rimasti senza lavoro, per l’allungamento della Naspi. Una valanga di persone, che in Ebtt hanno trovato una risposta, dopo mesi di estrema difficoltà.
È noto il problema: l’ente sta raccogliendo le domande di chi, in quest’anno di pandemia e chiusure forzate, è rimasto senza lavoro e ormai ha terminato la Naspi. Per queste persone e per chi ha usufruito della cassa integrazione, l’Ebtt garantisce un sussidio di 250 euro per gli stagionali, e 0,50 euro per ogni ora di cassa integrazione (in caso di almeno 300 ore). Con questi requisiti, le richieste sono state moltissime. «Ci aspettavamo così tante domande – evidenzia il presidente dell’ente Walter Largher – una mole di lavoro che ci ha costretto ad incrementare il personale per pagare prima i lavoratori. È un settore che è stato duramente colpito e abbiamo deciso di riservare metà del nostro patrimonio attuale, quasi 3 milioni di euro, per i sussidi. Risorse, è bene ricordarlo, che provengono dalle lavoratrici e dai lavoratori e dalle aziende del settore turistico».
Fondi che mai come in questo periodo sono serviti. Ecco perché è importante, evidenzia il presidente, che tutte le imprese siano consapevoli di quanto sia importante finanziare l’ente. Ed ecco perché Largher lancia un appello alle poche aziende ancora non in regola: «Ci sono casi, fortunatamente limitati, dove le aziende non adempiono al pagamento delle quote a Ebtt e impediscono quindi al lavoratore la possibilità di partecipare ai corsi di formazione e, cosa peggiore, di poter richiedere i sussidi al reddito previsti per il periodo di Covid – evidenzia Largher – Chiediamo alle aziende di regolarizzare la propria posizione quanto prima, per permetterci di erogare ai lavoratori i sussidi previsti».
Ebtt non significa tuttavia solo sussidi o sostegno al reddito. Una delle mission, a cui si è riusciti a non rinunciare anche durante la pandemia, è quella fondamentale della formazione. Diverse le proposte: Dai corsi di cucina ai corsi di inglese, all’accoglienza. Lezioni in cui in cattedra si mettono esperti riconosciuti, come lo chef stellato Rinaldo Dal Sasso, il pasticcere Loris Oss Emer, Eliseo Bertini e Walter Miori. Una lezione, quella della pandemia, da cui l’Ebtt è uscito rafforzato. Perché le sue proposte hanno dimostrato di essere flessibili abbastanza da adattarsi ai tempi complicati. «In un primo momento, con l’arrivo della pandemia, abbiamo dovuto sospendere i corsi di formazione, tutti in presenza – spiega ancora Largher – successivamente, senza grandi aspettative, abbiamo spostato tutto sulle piattaforme on line. Il successo è stato immediato. I lavoratori hanno aderito con numeri mai visti prima, a tutti i corsi e soprattutto a quelli di cucina e pasticceria, costringendoci in molti casi a raddoppiare le edizioni. Il risultato sono i numeri dell’attività: si è passati dai 70 corsi organizzati in media all’anno, ai 170 messi in campo tra l’autunno 2020 e la primavera 2021, con i corsisti raddoppiati: da 800 a 1.600 studenti.

Scarica il pdf: ADIGE EBTT ART 040521 (1)