19 dicembre 2019 – Trentino, Corriere del Trentino
Tagli all’Agenzia del Lavoro, il cda si spacca sulla delibera
La polemica sulle risorse. I tre sindacati non votano il provvedimento che sospende alcuni strumenti per mancanza di fondi. Dal bilancio spuntano 750 mila euro in più, ma mancano 5 milioni
TRENTO. All’ultimo momento grazie ad un emendamento del consigliere del Pd Alessandro Olivi il Consiglio provinciale in fase di discussione sulla manovra di bilancio ha ripristinato 750 mila euro di risorse in favore dell’Agenzia del Lavoro. Una buona notizia, se non fosse che al bilancio della stessa Agenzia erano già state tolte risorse per circa 6 milioni di euro.
Quei 750 mila euro serviranno per finanziare nel corso del 2020 alcune staffette generazionali o poco più. Meglio di niente, si dirà, ma questo non è certo bastato ieri a Cgil, Cisl e Uil che hanno fatto mancare la propria firma alla delibera votata invece dalle altre componenti del cda di Agenzia del Lavoro che ha previsto la sospensione di alcuni strumenti di sostegno ai disoccupati, come gli incentivi ai lavoratori deboli e disoccupati da lungo periodo, il Real (Reddito di attivazione al lavoro), la staffetta generazionale e infine il sostegno alla conciliazione delle lavoratrici autonome (le co-manager). «Non si può bloccare il piano di politica del lavoro» hanno quindi dichiarato Cgil, Cisl e Uil. «Ma una Giunta senza coraggio come quella del Presidente Fugatti ha deciso di farlo non finanziando adeguatamente Agenzia del Lavoro per il prossimo anno. Le nuove risorse stanziate dal Consiglio provinciale sono frutto della determinazione dei sindacati e dell’impegno delle opposizioni. Ma 750mila euro non sono sufficienti.
«È una sconfitta per tutti sostengono Andrea Grosselli, Lorenzo Pomini e Gianni Tomasi, componenti del cda di Agenzia in particolare per i lavoratori trentini che in campagna elettorale la Lega diceva di voler difendere e sostenere. Alle parole non sono seguiti i fatti. Ci spiace soprattutto per la staffetta occupazionale e per la conciliazione delle lavoratrici autonome con figli: erano due misure inserite anche nel Piano straordinario per la natalità e le famiglie appena approvato dalla Giunta che quindi si è rimangiata quello che pochi giorni fa aveva sostenuto come necessario e utile».
Ma non è l’unica contraddizione della Giunta. Basti pensare spiegano ancora le parti sociali che nel bloccare la staffetta occupazionale paradossalmente ci perdono i lavoratori, ma le aziende continuano a guadagnarci. «A gennaio i lavoratori senior non potranno più beneficiare dei contributi di Agenzia che oggi portano nelle loro tasca circa 1,1 milioni di sostegno al reddito e contributi previdenziali. Le aziende invece continueranno ad intascare per tutto il 2020 sgravi Irap per le staffette per quasi 3,8 milioni di euro, in pratica il quadruplo di quanto ricevono i lavoratori. Neppure questa palese ingiustizia ha convinto la Giunta a rivedere quell’incentivo».
Scarica il pdf: Agenzia ART 191219
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